martedì 17 novembre 2009

21 IL GUADO

Gdraddict: "A Livinston queste cose succedevano?"
Partiamo sotto una pioggia battente che rende tutto estremamente fangoso. Drevlin cerca in continuazione di ripulirsi i vestiti con la sua mano magica, con effetti piuttosto deludenti...
Facciamo la solita tappa all’Ospizio e poi ci dirigiamo alle miniere. Questa volta guadare il fiume rappresenta un bel problema: i giorni di pioggia hanno reso la corrente impetuosa e scivolare nell’acqua potrebbe risultare fatale. Le discussioni sul da farsi si protraggono a lungo, fin troppo a lungo. L’ideale sarebbe aiutarsi con delle corde, il problema è come portarne e fissarne una sull’altra riva. Alla fine facciamo provare Ed-widge, che dopo un paio di tentativi sembra riuscire nell’intento. Tagliamo la corda di Lee e ci facciamo delle imbragature come meglio possiamo per evitare di cadere. Lorcan va per primo e passa indenne. Poi è il turno di Drevlin, la corda non è fissata bene e cede ma il mago riesce a non perdere l’equilibrio, grazie anche al bardo che trattiene la corda, e arriva di là. Sistemato di nuovo l’appiglio, passo io. Avanzo leggera e con cautela, ma nel bel mezzo del fiume scivolo rischiando di cadere. Ma porca miseria! Riesco a rimettermi in piedi ma solo per riperdere l’equilibrio subito dopo: l’imbragatura non tiene e cado in acqua. O merda! Sbatto malamente su un sasso e grido per il dolore alle costole… la bocca si riempie d’acqua, non c’è aria per respirare. Sento le unghie di Malik nella schiena, è terrorizzato. Ti prego piccolo, non mollare la presa! Devo tenermi a galla, ARIA… Un’altra botta alla spalla. Devo fermarmi dannazione! Devo!… Sento un tonfo poco distante. La verga! Potrei ancorarmi con quella… Incredibilmente funziona, anche se quasi mi slogo un polso: il bastone si incastra in modo precario tra due massi. Pochi attimi dopo un braccio mi afferra trascinandomi verso una grossa pietra piatta che emerge dalla corrente. È Lorcan! Si è buttato per aiutarmi! Riusciamo a issarci all’asciutto, i polmoni fanno male e continuo a tossire. Malik è rimasto saldamente ancorato al cappuccio e sta bene, anche se fradicio. Sono sorpresa, davvero, il bardo è sempre molto attento alla propria incolumità, eppure si è gettato nella corrente per venire a salvare me. Me! Non mi sopporta neanche! Lo ringrazio, di tutto cuore, provocando la solita risposta scontrosa. Drevlin ci lancia una corda e con quella arriviamo finalmente dall’altra parte del fiume. Anche il mago è sorpreso dal gesto del bardo, lo leggo nei suoi occhi. Non l’ha fatto per “me”, l’ha fatto per istinto. Si è tuffato senza pensarci, a rischio della vita. Perché? Ora sembra quasi scocciato per questo…
Lee e Ulrik attraversano senza incidenti, riuscendo a portare con loro anche le cavalcature. Ma tu pensa, Ulrik ha l’agilità di un menhir e se la cava meglio di me!
Ci risistemiamo alla meglio e proseguiamo il cammino. Ormai la strada la conosciamo… Il resto del viaggio non riserva brutte sorprese, con Drevlin che ci urla di mettersi “a uovo” ogni volta si intraveda traccia di nuvoloni scuri. Ci accampiamo quando scende il buio e ripartiamo all’alba, alla pioggia si sostituisce la neve. Abbiamo un incontro poco amichevole con due orsi che ancora non si sono decisi al letargo: uno riesce anche ad afferrare Lee e devo fare da esca perché lo lasci. Alla fine i nostri combattenti hanno la meglio e il viaggio continua abbastanza tranquillo. Fa male passare oltre il luogo dove abbiamo tumulato Arahael, constatare che la valanga non ha lasciato traccia della sua presenza. È tornato alla montagna. Eppure la distesa bianca intorno a noi ha una bellezza che non ho mai immaginato, di cui i sogni non mi hanno parlato, tanto che in altre circostanze rimarrei incantata a contemplarla. Io che vengo dal caldo, dai margini del deserto, come posso provare questa empatia per il candido silenzio che mi circonda? Forse è per il senso di pace che trasuda, per l’intima sensazione di appartenere a questo infinito incontaminato, rovinato solo dalla nostra concreta presenza.
Penso spesso anche al salvataggio di Lorcan, e al perché si sia ubriacato quella notte a Nevimorte. Vorrei capire di più quest’uomo, riuscire a sciogliere le contraddizioni che ci impediscono di vederlo per quello che è.
Finalmente raggiungiamo le miniere. Lasciamo il cavallo e il mulo riparati nei resti di una baracca dei nani minatori e poi entriamo. C’è un largo pozzo, con una catena legata a una carrucola che permette di scendere e salire. Lorcan dice che è sicura e si cala per primo. Lo seguiamo tutti nella cavità scura, che Drevlin illumina con le sue luci danzanti. Quelle truzze… Lorcan srotola una mappa. L’ha disegnata quando è stato qui circa un anno fa. Usa la scurovisione, adesso comincio a capire un paio di cosette! Ci indica le zone “sicure”, e dove secondo lui sono ancora gli adepti di Shar. C’è un’ampia stanza che fungeva da tempio del culto, forse è il caso di visitarla per prima. Appena ci inoltriamo nel sotterraneo però due ghiottoni crudeli ci attaccano. Colpiscono duro, molto duro… Uso un indebolimento per proteggere Ulrik e Lee in prima fila; il combattimento è serrato, ma grazie anche al sostegno della magia riusciamo ad uccidere le due bestie. Ulrik e Lee hanno qualche brutta ferita, che gli incantesimi del monaco però risanano completamente.

10 commenti:

Bardoscuro ha detto...

Il mio massimo momento di gloria. Vorrei incorniciarlo e metterlo sul muro. :)

jamila ha detto...

Diciamo che per questo gesto siamo stati disposti a sorvolare su molte altre cose.
Ti ringrazio sentitamente.
Poi, di momenti di gloria ce ne regalerai ancora in fuuro, anche se di un tenore diverso...

Ah! Mi raccomando: mai far fare dei nodi a un cieco!

Libertè ha detto...

Ma J.!!!nON è POSSIBILE...qualcuno ti fa sicuramente il malocchio...sei di una sfiga sorprendente!

jamila ha detto...

@Libertè: Nota: io (forse con Lorcan) sono quella che ha la destrezza più alta di tutti!
E nella mia mente si sta formando il GRANDE DUBBIO che sta sfiga tremenda sia un vendetta trasversale del fermaglio!

In una delle sessioni successive ero talmente esasperata che ho lanciato il dado in giro per la cucina di Tenar, col rischio che il suo gatto (gatto... più o meno) se lo "mangiasse".
Devo dire che da allora il dado in questione è stato più ragionevole... vedremo.

Tenar ha detto...

Duqnue sono molto tentata di mettere nella storia una qualche maledizione che spieghi la perenne sfiga di Jamila nel fallire in modo tragico anche i più banali tiri salvezza/prove abilità. C'è anche da dire che, visto che tutto questo è causato da infausti tiri di dado che vedo ogni volta rotolare sul mio tavolo, che ho il dubbio che a essere stata meledetta non sia Jamila, ma la persona che la interpreta.

jamila ha detto...

Tenar, questo renderebbe la cosa ancora più inquietante. Soprattutto perché resterebbe da capire CHI è in grado di fare tanto!

Alksoth ha detto...

Non vi preoccupate è la normale sfiga da GDRrista. Avrei una sfilza di precedenti da citare lunga un paio di Treccani. Vorrei ricordare una certa Chierica di Bithright che ha imbroccato una sequenza allucinante (5 o 6)di 1.
Ovviamente ci sono anche le eccezioni che confermano la regola:
"Retro di un furgoncino tipo Ducato. Uno dei PG con problemi di personalità multipla ha dato fuori e sta cercando di uccidere gli altri. Il detective del gruppo si vede costretto a sparargli. Colpo di 44 magnum a bruciapelo. Tiro di attacco 20 (regole Cyberpunk, quindi un buon tiro).
Tiro di difesa tecnicamente senza speranza
base 7+ 1d10: primo tiro 10
Secondo le regole del Tiro aperto se fai 10 ritiri e sommi, quindi secondo tiro: 10
Terzo tiro:10
Quarto tiro:10
Quinto tiro: 10
Sesto tiro: 9
Difesa totale: 66, effetto Matrix!
E con lui queste cose erano quasi la norma!

malik ha detto...

@Lorcan: purrrr purrrr purrrr purrrr (= grazie di cuore per averci tirato fuori dal quel maledetto fiume)

@Jamila: quanto da te descritto qualche post più su riguardo al gatto e al tuo dado ha una precisa definizione tecnica nell'ambiente dei gdr: intervento felino (si veda l'apposita carta di munchkin)

@Tenar: forse il gruppo dovrebbe prendere in cosiderazione l'ipotesi di regalarvi un tavolo nuovo per natale: che sia quello ad essere maledetto per i pg e benedetto per la master?

oh, dimenticavo, le vie del grande fermaglio sono infinite!
;)

Errante ha detto...

Un po' difficile seguire queste vicende, per me che non prendo parte alle campagne.
Comunque ottima rielaborazione.

jamila ha detto...

@Errante: In effetti non sei il primo che si lamenta del fatto che la vicenda non sia facile da seguire. Però non ho ancora ben capito come intervenire per ovviare all'inconveniente. Non so, forse è anche il fatto di esporre una visione MOLTO soggettiva... devo pensarci un po' su.
Grazie per la visita
Sto aspettando le tue prossime puntate per vedere quali sorprese hai in serbo!
Ciao