domenica 22 novembre 2009

22 LE MINIERE

Gdraddict: "Oscurità profonda"
Controlliamo che la tana dei ghiottoni sia vuota, resistendo al tanfo disgustoso che la impregna, quindi andiamo al vecchio tempio degli shariti. Sono piuttosto nervosa, ho paura che la stanza grondi ancora potere malvagio e di essere sopraffatta dalle orribili visioni che potrebbe scatenare. Devo riuscire a gestirle. Tiro un respiro profondo e varco la soglia dopo gli altri. L’importante qui dentro è non “empatizzare” trop… L’impatto è tremendo, vivo la scena addirittura in soggettiva.
Un gruppo, come noi… Entriamo tutti insieme, la forza di Shar è palpabile e spaventosa. Il tempio è avvolto in un’oscurità impenetrabile. Un fruscio sinistro… il pavimento non è più solido, è un orrore nero che si contorce e divincola in un movimento tentacolare. Lo vedo innalzarsi e inghiottire uno dei miei compagni. Vorrei gridare con tutto il fiato che ho in gola mentre mi butto verso di lui…
Il miagolio preoccupato di Malik e una mano su una spalla mi riportano al presente. Rassicuro gli altri, è tutto a posto. Più o meno. Lorcan commenta che questo, del resto, non è un posto per donne. Non ho capito bene se è sarcastico o serio... La stanza è inquietante, la luce delle torce sembra faticare a farsi strada. Alla fine Lee decide di consacrare la zona e l’ambiente si fa meno cupo. Il bardo dice di aver intravisto un movimento e si inoltra nel corridoio, ma non troviamo nessuno. Cominciamo a essere stanchi, così ci sistemiamo in una stanzetta riparata per riposare. Drevlin è disgustato dai resti marcescenti di corde e armi dove pullulano vermetti e insetti vari. Lorcan fa il primo turno di guarda, io allora prenoto il secondo perché vorrei parlare con lui, ma sir Ulrik non può certo permettere che una fanciulla vegli da sola! Chiedo a Malik di controllare il bardo e dormo. Dopo non molto, il micio mi sveglia perché Lorcan si è allontanato. Sveglio subito gli altri e andiamo a vedere, ma lui è scomparso. Procedo per i corridoi nascosta e silenziosa, seguita a distanza dal resto del gruppo, quando vengo bloccata da una strana sensazione. Ma che cosa… Anche Lee si è accorto di qualcosa e svoltando l’angolo si imbatte in… in… Oh mamma! Sarà sicuramente una bestia feroce e terribile! Ulrik, in pigiama, corre dal monaco. Ma dove vanno? Perché corrono incontro alla morte con tanta fretta! Tanto è tutto inutile, se anche sopravviviamo ora, non ce la faremo a uscire da qui! Loro vinceranno e sarà la fine di tutto quanto! Il mondo che conosciamo scomparirà! E allora perché non cerchiamo di trascorrere il poco tempo che ci resta lontano da questi orrori… sento i lacrimoni bagnarmi le guance. Qualcosa mi tasta il sedere, Drevlin mi passa davanti diretto verso lo scontro. NO! Anche lui, ma che fa! Anziché stare qui a prendersi cura di me!! Lo sconforto non trova più argini, piango senza ritegno. Malik cerca in tutti i modi di attirare la mia attenzione. Micione! Almeno tu stai qui con me a consolarmi! Lo prendo in braccio e me lo sprimaccio ben bene mentre continuo a crogiolarmi nella mia disperazione. Finché qualcuno mi afferra per le spalle e mi scuote violentemente. Insomma, così picchio la testa contro la parete… oh, la vuoi piantare di trattarmi così, mago da strapazzo? Bel modo di rincuorare gli amici! Perché non ti rendi conto che non serve a nulla andare avanti!!
Ci vogliono altri scossoni, male parole e fusa di Malik per tornare in me. Mi guardano tutti un po’ male, ma non è colpa mia… Incredibile, il ricordo di GP emerge nei momenti più impensati! Intanto Ulrik, cercando (inutilmente) nello zaino del bardo la cartina delle miniere, trova la lettera di credito di Drevlin. Ecco. Vedo già Lorcan linciato dal mago…
Guidati dal fiuto di Malik ci inoltriamo per i corridoi alla ricerca del bardo. E bravo il mio micio! Drevlin continua a borbottare di quel ladro infido e della lezione che gli infliggerà. Quando arriviamo alle zone inesplorate procediamo con più cautela e avanzo per prima sfruttando le mie abilità furtive. Il corridoio che seguiamo dà su una stanza scarsamente illuminata da cui non proviene nessun rumore. Mi appiattisco ancor di più contro la parete e striscio passettino per passettino… ecco… infilo il naso nella stanza… e scatta secca la corda di una balestra. Ritiro il naso quel che basta: mancata! Nel giro di pochi secondi scoppia la rissa. Sono più brava del mio avversario, il mio dardo lo centra in pieno. Ci sono due chierici e due monaci di Shar nella stanza, che, accidenti a loro, continuano a lanciare incantesimi. Lee rimane assordato. Ma come! Ma allora sapevano… Poco dopo il mondo diventa buio anche per me. Sono completamente disorientata, è una sensazione tremenda! Malik in qualche modo mi guida al riparo. Non capisco come stia andando lo scontro, ma sento Drevlin recitare formule e i passi pesanti di Ulrik. A un certo punto c’è anche la voce di Lee che urla invocazioni a Ilmater, qualche rantolo, poi dei sonori colpi di spadone. Ma com’è possibile che Lee non voglia farsi curare la cecità? Perché vuole sopportare questo smarrimento? Finalmente tutto finisce, i nemici sono sconfitti. Chiedo a Malik di portare Drevlin e il cavaliere sulle tracce di Lorcan, che è rinchiuso dietro una porta nascosta. Mentre Ulrik libera il bardo, Drevlin torna da me e Lee. Gli chiedo quanto duri l’effetto dell’incantesimo, lui tergiversa, poi mi dice che è permanente. Eh eh, sì, come no… non mi pare il momento di scherzare. –“Jamila, davvero, è permanente. Ci vuole un “disperdere il magico” per annullarlo”. Faccio un rapido conto: né io né lui siamo abbastanza bravi da lanciare un incantesimo di quella difficoltà.

-“COSA? È PERMANENTE?” L’eco rimbomba per tutte le miniere. “NO! NON PUÒ ESSERE!”
Lui cerca di tranquillizzarmi: è un incantesimo che ha già un po’ studiato, lo perfezionerà… Come no! Un sordo-cieco e io messa così! Cos’è, Ulrik ci trasporterà a sacco di patate a turno?
Nel frattempo arrivano anche gli altri due, con Lorcan che chiede se abbiamo visto il suo migliore amico, un goblin… Ah beh, vedo che anche tu sei bello confuso. Dice di essersi inoltrato fin qua sotto seguendo il suo consiglio. Drevlin gli risponde in malo modo. Poi ci spiega che la bestia che abbiamo (anzi, hanno) sconfitto prima era un Barghest, che ha il potere di trasformarsi in un goblin e di controllare le menti degli inetti. Grazie, tra tutte le cose carine che mi hai detto “inetta” ancora mi mancava!

9 commenti:

jamila ha detto...

Sì, sì... la trama d'ombra, è inammissibile, lo sguardo inorridito quando la uso... poi si presenta l'occasione, e zac! Mano lunga! Eh mago?

Nik ha detto...

Devi ammettere che era una cosa che poteva scioccarti abbastanza da farti ripigliare.
In quel momento non avevo abbastanza tempo per qualcosa di più lungo, dovevo salvare un cieco ed un cavaliere in mutande.

jamila ha detto...

Ti è andata bene che sotto l'effetto dell'incantesimo non mi sono resa conto!
ma un c***o di tiro salvezza prima o poi riuscirò a superarlo o no?

Bardoscuro ha detto...

Ecco, già la mia figura di uomo vero inizia a dissolversi. Che figura da coglione...
Ulrik in mutande però è stato un po' imperdibile. :)

jamila ha detto...

Rispondo al quesito da me posto poco sopra: NO!
Ma non è possibile...

Tenar ha detto...

Prima o poi la bilancia cosmica penderà in favore di Jamila e a quel punto sarà impossibile fermarla. Comunque, dati gli eventi, sarebbe plausibile per Jamila chiedersi se Shar non l'abbia effettivamente maledetta.

jamila ha detto...

Sono convinta che Shar mi abbia maledetta, il tutto per convincermi che: " Visto? Se ti fossi affidata a me non saresti in queste condizioni. Dovevi sapere di chi fidarti, senza di me, senza il mio potere non sei NULLA!" Che dici? Plausibile...

Alksoth ha detto...

ma, secondo me anche se Shar venisse cancellata dal multiverso, resteresti sfigata comunque. Questa è una questione cosmica di molto superiore. Probabilmente è una contropartita per la "Fortuna" di Orwindae.

jamila ha detto...

@Alksoth: fortuna?? OERWINDE! Ma allora, prima o poi lo scriverai giusto!
Avrai ragione sulla sfiga cosmica, ma J potrebbe vederla così.