domenica 17 gennaio 2010

30 ASSALTO ALLA TORRE - parte 2^

Gdraddict: "Ricordi di Netheril, fine parte I e parte II"
La porta è chiusa, l’oscurità ancora più densa. Persino la scurovisione non riesce a penetrarla, la nostra visuale è molto ridotta. Apriamo la porta ed entriamo. Drevlin prepara un “disperdere il magico”, io i “dardi incantati”. Muoviamo qualche passo nella stanza, distinguendo solo una debole luce verdina fosforescente proveniente da una grossa sfera alla nostra sinistra, coperta da un drappo. Dev’essere l’artefatto che cerchiamo, quello in cui è rinchiuso il chierico di Ilmater. Improvvisamente una figura nera incappucciata si materializza su un tavolaccio che occupa il centro della stanza e ci scarica addosso un incantesimo. Un “cono di gelo!” Aiuto… Ma l’incantesimo non giunge a destinazione, disperso da Drevlin. Grande idea, mago! I miei dardi invece si infrangono contro la resistenza al magico dell’avversario, che non è sicuramente lo stregone mezzo immondo. La figura si dilegua mentre un altro uomo ci attacca su un fianco, colpendo Lorcan che immediatamente cerca di acciuffare l’aggressore. Avanziamo incerti nell’oscurità, questa volta la “tempesta di ghiaccio” ci prende in pieno ma ne usciamo senza grossi danni. Io mi sposto verso la sfera, nella direzione in cui è scomparso Lorcan, Lee si dirige dalla parte opposta mentre Drevlin cerca di tenersi al riparo. Si sente un gemito di dolore seguito da un rantolo, un “fulmine” illumina per un attimo la scena: l’arciere è a terra in una posizione innaturale, Lorcan con un riflesso felino evita l’incantesimo. Sento il monaco invocare Ilmater, quando improvvisamente una palla di fuoco esplode nella stanza, troppo distante per raggiungermi. Lee scarta prontissimo, l’ultimo bagliore si spegne su Lorcan accasciato al suolo. Oh no! L’ha preso in pieno! Il dardo della mia balestra va a vuoto. Un drappo che copre un portale si incendia, permettendoci di vedere meglio quello che succede nella stanza. Lee è chino sul bardo, intento a curarlo. Il tavolo centrale è pieno di catene di ogni dimensione e il mago incappucciato è scomparso nel nulla. Riappare sul lato della stanza opposto al mio, impegnandosi in uno scontro magico con Drevlin, che scaricati i suoi raggi roventi si allontana un po’ malconcio. Mentre salto sul tavolo caricando la balestra Lee raggiunge lo sharita e gli pianta un diretto alla nuca, stordendolo. Il mio dardo lo finisce.
L’oscurità si fa meno opprimente, finalmente possiamo guardarci bene intorno. Lorcan e Drevlin si sono curati con una pozione e ci raggiungono. Lo sharita ai nostri piedi ha la pelle grigia, lascio che siano loro a perquisirlo. In un angolo c’è uno scrittoio, con un mantello magico abbandonato sullo schienale della sedia. Il portale è chiuso e non sappiamo come aprirlo per capire dove porti, e poi c’è la sfera. Di discrete dimensioni. Verde e luminosa. Sembra che qualcuno abbia tentato in tutti i modi di staccarla dal supporto per rimuoverla, inutilmente. Appoggio una mano sulla superficie iridescente. Avverto la presenza di parecchie anime racchiuse lì dentro. E ora? Come funziona? Non avendo trovato il compagno dell’elfa, penso che forse sia chiuso qui e pronunciando il suo nome, Olaf, per chiederne conferma agli altri, un uomo biondo, prestante e confuso compare davanti a noi. È proprio il chierico di Tyr, che chiede subito della sua amica. Gli spieghiamo brevemente la situazione e lo mandiamo da lei. Ora si tratta di richiamare il nostro chierico di Ilmater, ma non ne conosciamo il nome. Procediamo a tentativi, a turno, dicendo tutto ciò che ci viene in mente sull’uomo. Non succede nulla, per un bel po’ di tempo, finché non ci viene in mente di specificare anche la razza, cioè “umano”. Un chierico sulla quarantina dai tratti calishiti ci scruta sorridendo. Ci porge un involto con le ossa del santo, dicendoci che se siamo qui è perché è giunto il momento di passare il suo fardello. Glielo dite voi quanto tempo è passato in realtà? Mentre Lee si sofferma a parlare col suo confratello, di nome Ilven, Lorcan gironzola intorno alla sfera grattandosi il mento. Quell’espressione mi piace poco! Poi ci mette su la mano: “Bambino, umano, occhi azzurri!” Un bimbetto di circa sei anni compare davanti a noi. Il più stupito è proprio Lorcan. Il piccolo è molto spaventato, ci chiede dov’è, la sua carovana è stata attaccata e lui rapito... Era col suo papà, la sua mamma era a casa… Da quello che dice, sembra sia rimasto rinchiuso per 4 anni. Lorcan cerca di calmarlo, è piuttosto bravo in questo. Sì, la prima cosa che ti è venuta in mente: un bimbo dagli occhi azzurri, come il tuo. Affidiamo il bambino all’elfa e a Olaf, che ci hanno raggiunti, e Lorcan fa un altro tentativo. “Bambino, biondo, umano” Di nuovo, un ragazzino sui dodici anni si materializza di fronte alla sfera. Ma quante probabilità ci sono di indovinare per 2 volte di fila? Un apprendista mago, orfano, rimasto in stasi per 120 anni! È molto esaltato da questa cosa… Lorcan ci ha preso gusto. Mi guarda con aria maliziosa: “Mezz’elfa, prostituta, occhi verdi” Niente. Plrrrrrr! Lee si volta, un po’ seccato: “Insomma, non è un gioco!” Lorcan per tutta risposta: “Elfa, mercante, procace!” Nulla.
Il problema vero è cosa fare della sfera: distruggerla vorrebbe dire liberare tutto ciò che c’è rinchiuso dentro, e se è vero che salveremmo persone innocenti, è altrettanto vero che potremmo rimettere in circolazione esseri molto pericolosi! Il rischio è troppo alto.
“Bambina, umana, occhi e capelli scuri” Puf! Bimba con treccine, in lacrime, appesa alla giacca di Lorcan. Ma è incredibile! Mi viene il dubbio che questo stregone non riuscisse ad uccidere i bambini a sangue freddo e per questo li rinchiudeva… La bimba è traumatizzata, ha visto assassinare i suoi genitori. Circa 70 anni fa, ma per lei è passato solo qualche minuto. Ancora una volta Lorcan si dimostra molto sensibile, riuscendo a tranquillizzarla un po’. Nemmeno tutta la tua rabbia è riuscita a soffocare la tenerezza dentro di te. Decidiamo di tornare a Sundabar per poi mandare qualcuno che sappia come risolvere il problema, visto che noi soli non ne abbiamo i mezzi. Anche Lee poggia la mano sulla sfera: “Mago, umano, capelli neri.” L'intenzione sarebbe trovare qualcuno che ci possa dare indicazioni sul portale e sulla sfera... Un uomo urlante in tunica blu ci minaccia: “Maledetti, ora la pagherete tutti” Gli grido di calmarsi, non siamo quelli che lo hanno rinchiuso, ma lui non sente ragioni e scaglia una “freccia acida” su Lorcan, il più vicino a lui. Il bardo impallidisce e indietreggia barcollando. Lo spingo via, fronteggio il mago e con l’aiuto di Drevlin riesco a farlo tornare in sé. Lorcan si fa curare mente i due maghi iniziano a discutere. Veniamo a sapere che il portale conduce fuori dalla valle, ma non riusciamo ad attivarlo. Ilven però è in grado di richiamare le grosse aquile che vivono nei dintorni, che potrebbero riportarci in città in poco tempo. Essendo ormai sera, decidiamo di pernottare tutti qui. Malik si concede un lauto spuntino a base di pesce prima di dormire. Trascorriamo il giorno successivo a perlustrare con attenzione tutta quanta la torre. Nella stanza dello stregone recuperiamo anche una pergamena magica. La preoccupazione maggiore è come proteggere la sfera in nostra assenza per evitare che qualcuno la adoperi. Ci pensano Lee, Ilven e Drevlin, speriamo che basti.
Inoltre Drevlin dà dei soldi ai bimbi e all’elfa, a cui presta anche il suo libro di magia per permetterle di memorizzare. Poi cerchiamo il modo di portarci via le prelibatezze dalla dispensa, pensando ai tristi funghi di Sundabar. Avrei in mente un certo progettino…
Immagino le facce quando ci vedranno tornare in numero doppio rispetto a quando siamo partiti. Di sicuro manderemo all’aria un sacco di scommesse!

10 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Bel post cara Jamila,
il combattimento nella penombra è reso proprio bene: serrato e incalzante.
Un plauso anche a Bardoscuro che sta rendendo Lorcan un personaggio completo, accattivante, moolto mascolino ;) e che mi ispira simpatia!
Complimenti

jamila ha detto...

Grazie per i complimenti MR Mist.
Sentito, bardoscuro??

Bardoscuro ha detto...

Quanto sono macho... :P
Grazie Mr. Mist! E' un onore rendere in modo realistico (se così si può dire, vista l'ambientazione e la razza...) un personaggio. Devo dire che in quelle giocate lì ho avuto il mio massimo di utilità, poi la sorte ha girato e... Be', lo sappiamo tutti come va a finire quando la sorte gira...

Tenar ha detto...

Si, sono molto fiera del gruppo, tutti si sforzano di studiare al meglio la psicologia del loro personaggio, renderno il tutto molto più interessante.

jamila ha detto...

Sì, Bardoscuro, purtroppo lo sappiamo... io molto bene! Prima o poi la (mala)sorte sposterà lo sguardo altrove, no?
Sulla situazione psicologica, master, la povera J nel breve colloquio nella serra col mago ha realizzato un paio di cosette che stanno deflagrando in un momento decisamente non opportuno, vista la situazione...
Potrebbe avere risvolti interessanti... almeno dal tuo punto di vista!

ciao a tutti

jamila ha detto...

Bordoscuro, in ogni caso, Lorcan è sempre stato più "utile" di J. Che dovrei dire io?

Pupottina ha detto...

ciao Jamilia!
aspetto i risvolti della situazione ... questo post mi ha incuriosita...
una abbraccio ^__________^

jamila ha detto...

@Pupottina: In effetti dal prossimo post si scopriranno cose interessanti sul nostro futuro e sul mio passato...
E si rimescoleranno gli equilibri del gruppo!
Ciao

Mr. Mist ha detto...

Azz... ma allora il prossimo sarà un post speciale, anzi epocale, un punto di svolta!
Come farò ad ingannare l'attesa!?
A presto spero mi hai messo addosso una curiosità cara Jamila!
Saluti

Anonimo ha detto...

No, non sarà un post epocale, è solo che inizia una nuova parte della vicenda e i rapporti tra i personaggi cominceranno a cambiare... ma non avverrà "di botto".
Non vorrei aver involontariamente innescato delle aspettative che poi verranno deluse!
Però ci sarà una piccola litigata dai risvolti imprevisti...
ciao a tutti
Jamila