sabato 23 gennaio 2010

31 NUOVE MISSIONI - parte 1^

Gdraddict: "Ricordi da Netheril II" - 2^ parte; "Il prosciutto della discordia" - 1^ parte
All’alba successiva Ilven richiama otto aquile giganti per portarci a Sundabar. Sono delle creature veramente fiere e imponenti, con il dono della parola. L’idea del volo non mi alletta molto, soprattutto per il ricordo del terribile mal d’aria patito sulla nave volante. Non mi fido a cavalcare, come decide di fare Drevlin, mi faccio trasportare negli artigli, come la maggior parte di noi. Il dodicenne apprendista mago è eccitatissimo solo all’idea… Ci vogliono un paio d’ore per arrivare in città, durante le quali lo stomaco va su e giù e l’aria fredda fa lacrimare gli occhi. Per non parlare delle vertigini! Nella picchiata finale vedo Drevlin scivolare a sederate da sopra la testa della sua aquila, che però lo recupera al volo subito dopo, prendendolo in giro. Sempre il solito...
Atterriamo tutti incolumi fuori città, dove c’è già una piccola folla ad attenderci. Devono aver notato lo stormo da lontano. Sono tutti molto sorpresi del nostro ritorno, soprattutto perché siamo in tanti. Tra gli altri spicca un vecchietto che esulta rumorosamente gridando di aver vinto. Hai scommesso per noi, te li meriti proprio i fior di soldoni che dovranno pagarti! Vediamo qualcuno farsi strada tra la gente per venire a salutarci, ma… sembra… è Ulrik! Quasi non ci credo! Avevo paura che qualcosa potesse andare storto, invece i chierici lo hanno già riportato tra noi, lui è qui e sta bene. Forse è un po’ pallido, ma ha il sorriso franco di sempre. Ci precipitiamo da lui per abbracciarlo, il volto di Lorcan è impagabile. Mentre entriamo in città veniamo raggiunti anche da Elm e dai chierici di Tyr. Non riescono a dissimulare un certo stupore, ma sono felici di rivederci. Dopo i convenevoli di rito Drevlin annuncia pubblicamente che portiamo dei prosciutti, destando il vivo interesse di parecchie persone. Ma non potevi stare zitto nell’attesa che ci organizzassimo? E tu, micio, dai, mica vorrai mangiarti tutto da solo! Elm ci dice che siamo convocati per la sera a una cena ufficiale con i rappresentanti di Silverymoon. Questa sera? Io volevo organizzare una cenetta privata per festeggiare! Sì, questa sera. Pare che la questione abbia una certa urgenza. Uffa! Gli consegniamo parte del cibo che abbiamo, così potrà fare bella figura con i suoi ospiti. Nel tragitto alla locanda Ulrik è monopolizzato da Lee e, soprattutto, dal bardo. Ripensandoci, mi ero sbagliata: questa era davvero la missione di Lorcan, più ancora che la nostra. Lui è venuto soprattutto per salvare Ulrik. Il suo primo passo verso il ritorno alla vita, alla vita vera. Chissà quando me lo rinfaccerà…
Mi crogiolo anche nell’idea che potremmo trascorrere qui qualche giorno di riposo, in fondo ce lo meritiamo, ma mentre mi coccolo questi pensieri un senso di urgenza, di fretta, mi coglie all’improvviso. Oh no! Per qualche attimo vedo Halarahh, la capitale di Halruaa, la mia città, dall’alto… e la mia casa... Mi illudo che sia solo suggestione per le parole di Elm, ma dentro di me so che non è così.
Ci sistemiamo e pranziamo frugalmente, chiacchierando col cavaliere. Ha ricordi confusi su quanto successo al passo il giorno che è morto ma sta bene, anche se si sente un po’ debole. Nel pomeriggio Lee va al tempio di Tyr per riprendere il fermaglio e per altre questioni teologiche non ben definite; Drevlin fa un salto in città per ritirare delle cose che aveva ordinato; Lorcan invita Ulrik ad andare fuori a bere con lui per festeggiare il suo ritorno. Non vuole stare qui, dice ridendo che poi io mi arrabbio se lui si dà all’alcool, ma il cavaliere declina l’invito. Ah ah, ti sta bene. Soprattutto perché questa volta non avrei avuto nulla da obiettare. Ulrik vuole che arriviamo ben sobri alla cena di questa sera, ha già parlato con la chierica di Selune che viene da Silverymoon e sa che deve comunicarci delle cose importanti riguardo il nostro futuro. Prende il discorso alla larga, dice che lui è uomo del nord e non vuole imbarcarsi in imprese più grandi di lui che non può portare a termine. Ahia… È stato felice di averci aiutato e guidato in questi posti, perché grazie a noi ha aperto gli occhi sul fatto che il culto di Shar sia ancora ben radicato anche qui e che a lui restino molte cosa da fare per liberare la sua gente da questa piaga. Sa che noi dovremo tornarcene a sud e ci fa capire che lui non verrà. In quel momento realizzo che probabilmente anche Lorcan vorrà restare, e infatti si rivolge serio all’amico chiedendo se andrà ad Everlund perché sarebbe intenzionato ad accompagnarlo. Ulrik risponde che è meglio discutere di questo dopo la cena di questa sera, quando le cose ci saranno più chiare. Capisco che Lorcan vorrebbe parlare più liberamente col cavaliere, così con la scusa di rimpinzare Malik li lascio soli. Sento i miei tanto desiderati giorni di riposo volatilizzarsi irrimediabilmente…
La cena da Elm vede un numero di convitati piuttosto ristretto. Noi 5, lui e i 2 delegati di Silverymoon. Uno è Taern Lamadicorno, mago di corte e braccio destro della regina, un uomo carismatico e autorevole, barba corta e capelli bianchi, gli occhi di un azzurro profondo. L’altra è una chierica di Selune di mezza età, dai modi composti e lo sguardo pacato. Elm sembra un po’ impacciato alla presenza di ospiti tanto importanti, i suoi cuochi però, spinti dall’entusiasmo di poter finalmente ricominciare a cucinare sul serio, hanno dato davvero il meglio di loro. Ci viene chiesto cosa sia successo alla torre e confermano che lasciare intatta la sfera è stata la scelta giusta. Ci penseranno loro a risolvere la questione prima che lo stregone torni. Poi Elm cede la parola a Taern, che è molto colpito dal fatto che ci siamo imbattuti negli uomini dalla pelle grigia, che chiama le Tenebre. Ci racconta che circa un anno fa sul deserto dell’Anauroch è comparsa una città volante. Drevlin, a cuccia! Questa però è rimasta per molto tempo nel piano delle ombre e i suoi abitanti ormai non sono più umani, ma si sono mutati in qualcos’altro. Hanno la pelle grigia e sono seguaci di Shar. Pare che siano socialmente strutturati in una nobiltà forte guidata da un re, di cui si sa ben poco. Siccome la città è netherese e sta cercando di recuperare gli antichi artefatti appartenuti a quel popolo, Silverymoon vorrebbe chiedere a Drevlin se può metterla in contatto con il suo governo. Gli halruani discendono direttamente dai netheresi e quindi le loro conoscenze magiche sarebbero utilissime. Unire le forze potrebbe essere indispensabile per fronteggiare la “rinascita” di un nuovo impero netherese volto al male. Il nostro mago non può che accettare di consegnare una missiva al suo capo e lascia al collega una “pietra comunicante” che potrà poi usare per accordarsi direttamente con Zelman.
Di seguito prende la parola la chierica, che è piuttosto diretta. Ha fatto un sogno premonitore, che ricorda in modo confuso. Da quello che è riuscita a ricostruire con le sue divinazioni, Selune ha parlato dei suoi inviati segreti che devono congiungere il Nord con il Sud per portare quello che da tempo è perduto. Eh? Mi pare un po’ confusa come indicazione. Mi viene da sorridere all’idea che con me Selune sia stata molto più esplicita! Continua dicendo che ci sono 4 persone, 4 persone particolari che devono mantenere la massima segretezza sul fatto di essere legate a Selune per poter svolgere la loro missione. Secondo lei siamo noi, Ulrik escluso. Il Nord e il Sud, questo spiegherebbe anche la presenza di Lorcan, a cui la donna sorride. Lei era al tempio con sua moglie, si ricorda di lui. Si offre di darci tutto l’aiuto che può e di parlare privatamente con chiunque di noi lo desideri.
Viste le conoscenze e la buona fede delle persone che ho di fronte, chiedo se per caso conoscono un posto dove il cielo è sempre stellato: forse qualche piano esterno, cosa che non sarebbe strana data la mia ascendenza. Suggeriscono che sarebbe meglio rivolgersi a un chierico di Mullorand per sapere qual è la mia effettiva provenienza. Li informiamo anche del fermaglio, magari conoscono qualche modo sicuro per eliminarlo, oltre al vulcano. Drevlin parla apertamente, ma qui iniziano i problemi: nel discorso ci chiedono se per caso qualcuno di noi ha usato l’oggetto. Il tono della domanda è troppo inquisitorio, devo anticipare Lee che non è capace di mentire. Vado decisa: “Ma no!” Gli occhi azzurri di Taern si fanno ancora più azzurri, il monaco al mio fianco frigge. Se “no”, come è possibile che conosciamo così bene i poteri dell’artefatto? E che cavolo, mai una volta che la passi liscia! Guardo l’arcimago con espressione innocente: è stato il fermaglio a usare me, non viceversa… Lee si precipita in mia difesa, dicendo che l’ho indossato inconsapevolmente. Un sopracciglio di Lorcan si alza incuriosito. Se tu sapessi che ho pure ucciso per Shar, altro che sopracciglio… E da qui la discussione si impegola sulla Trama d’Ombra. O meglio, sul fatto che dovrebbe essere impossibile per me usarla. È per evitare questo che volevo mentire... Sono di sangue angelico e sicuramente volta al bene, la mia natura dovrebbe impedirmi di accedervi senza danni. Mi sento vagamente una cavia da laboratorio mentre i maghi esprimono i loro alti pareri. In particolare, alcune parole di Drevlin mi piacciono veramente poco. Alla fine opto per una dimostrazione pratica. Prendo una mano di Taern e mi concentro a fondo sulle mie percezioni. Lo vedo impegnato in molte battaglie, vedo che ha uno spirito forte e piuttosto impulsivo, che si sforza di tenere a bada dietro questa apparenza di calma e misura che con l’età ha imparato a sfoggiare in pubblico, vedo numerose altre immagini del suo passato. Gli descrivo tutto, omettendo che è un po’ innamorato della regina e altre cosucce private. Non resisto a una piccola rivincita, gli dico che se vuole posso continuare, ma forse non è bene rivelare pubblicamente certe cose… eh sì, c’è una lieve scalfittura nell’azzurro dei suoi occhi. Visto? Niente danni, sto bene. Taern è perplesso, secondo lui né io né Malik dovremmo esistere. Il micio lo fissa con una certa aria di superiorità. Però siamo qui, entrambi, davanti a te… L’unica spiegazione plausibile è che tramite un incantesimo di “desiderio” qualcuno mi abbia imposto la trama d’ombra, che ora è parte della mia natura. Ma doveva trattarsi di qualcuno sicuramente non malvagio, perché altrimenti avrei subito seri danni. Per loro è il caso di capire da dove provengo e perché sono stata scelta proprio io. Ma io ce l’ho già una famiglia, non la voglio “rinnegare”. Non mi interessa sapere cosa c’era prima perché quello che sono lo devo solo a lei. Drevlin rincara la dose, uscendo con l’infelice affermazione che io, poveretta, sia corrotta da questa orrida trama, che, per la carità, lui potrebbe anche accettare, ma… Corrotta? CORROTTA? POTRESTI ANCHE ACCETTARE? Ma sei scemo! Dopo tutto quello che abbiamo passato… lo sai che ho chiuso la porta in faccia a Shar, lo sai che ho sempre combattuto con voi, lo sai che usare la Trama dell’Ombra fa parte di me, è la mia natura, te l’ha detto anche l’esimio arcimago qui presente! Non è stata una scelta, e tu, ancora adesso, non riesci ad accettarlo? Per gli dei quanto sai essere mago halruano certe volte! Sono arrabbiata, molto; credo che Taern se ne sia accorto, perché riporta il discorso sul fermaglio. Un vulcano, ma molto distante da zone abitate, sembrerebbe la soluzione migliore per distruggerlo. Per sicurezza poi, lancia un incantesimo protettivo sul cofanetto che lo racchiude. Lorcan si reca a colloquio privato con la chierica di Selune mentre noi andiamo a dormire.

12 commenti:

jamila ha detto...

Nik, ti ho preso!

malik ha detto...

mmph, non volevo mangiarmi tutto da solo, ero perfino disposto a dividere qualcosina con voi bipedi, ma non con una città intera! accidenti al mago, che non sa mai stare zitto. questa me la lego alla zampa.

malik ha detto...

ah, quasi dimenticavo. un commento sul cosidetto arcimago di Silverymoon che, evidentemente, deve aver comprato la laurea in magia da qualche rigattiere: se ha bisogno di una prova che Malik esiste effettivamente, gli artigli del micio sono a completa diposizione sua e del'arredamento del suo salotto, basta prendere un appuntamento.

malik ha detto...

un'ultima cosa. il micio, quello che non esiste secondo fior di espertoni, ha anche risolto la profezia di Selune: "inviati segreti che devono congiungere il Nord con il Sud per portare quello che da tempo è perduto". è evidente che "quello che da tempo è perduto" altro non è che la borsa del tonno infinito di cui parlano moltissime leggende! non può essere altrimenti. vediamo di sbrigarci a trovarla, perché comincio ad avvertire un certo languorino...

Mr. Mist ha detto...

Ciao Jamila,
hai fatto bene a specificare nel tuo commento che non era un post epocale, in verità mi aspettavo delle rivelazioni, invece dopo averlo letto mi vengono ancora più domande! Devo ricordarmi di avere pazienza, tutto alla fine sarà rivelato! Però il siparietto con il magone e Drevlin è stato simpatico, averi voluto poter assistere!
Saluti ed alla prossima da Mr. Mist

Ale ha detto...

eh già... 'sti maghi tutta teoria e niente pratica...
@malik: ho sentito parlare anche io di questo artefatto leggendario, è evidente che la fama della borsa del tonno infinito si estende nei più svariati mondi del multiverso!

jamila ha detto...

@Mr Mist: tutto sarà rivelato... a meno che io non muoia prima! Non so nulla nemmeno io, l'unico ad avere informazioni, il micio, è MOLTO reticente al riguardo!!

Per gli atri: Per esperienza, io ci starei attenta agli artefatti leggendari...

Mr. Mist ha detto...

@Jamila & Ale: già, i maghi: tanta teoria, poca pratica e ... talvolta molta spocchia, e ve lo dice uno che fa l'elfo glantriano in company con 2 maghi glantriani pure loro, a volte uno di questi(un caro ragazzo intendiamoci) salta fuori con frasi del tipo:"Ma come?! Non sai che...!" Ed allora mi gioco la seguente risposta:"Certo come no! Praticamente lo facevo tutti i giorni" oppure "Oh ma, ma moooooeeeehhh!".
Non credo che con Drevlin succeda lo stesso spero di no, in ogni caso bisogna essere pazienti! ;)
Saluti da Mr. Mist!

jamila ha detto...

Urka, 3 maghi glantriani... immagino! Ai tempi avevamo giocato l'avventura nella casa degli Amberville (un classico!).
Nella campagna di Mystara la maga ero io, ma ero una di quelle poca teoria e molta pratica!Non sono uscita dll'accademia, una specie di "autodidatta", con maestro in incognito.
No, con Drev non succede, anche perché lui è l'unico mago del gruppo e nessuno gli darebbe corda! Però è il tipo che, mentre noi sotto la pioggia battente cerchiamo una soluzione per attraversare il guado, se ne sta seduto sopra una sedia e sotto un riparo magico a sfogliare libri di magia uscendo con frasi tipo: "Ecco, il disco levitante fa al caso nostro!" "bene, allora lancialo!" "eh no, è un incantesimo che ancora non conosco..."
Sappiamo tutti com'è andata a finire al guado... (Lorcan, grazie ancora!)

Tenar ha detto...

Povero Drevlin, la truzzaggine, la saccenza e il poco tatto fanno parte della sua natura! (per inciso, il giocatore che interpreta Drevlin è mio marito e ha dichiarato più volte che mette molto di se stesso nel mago...)
Quanto all'artefatto che cerca Malik, sto pensando ad usi creativi dell'opzione "pioggia di tonni". Magari ci sterminate gli Shariti

Mr. Mist ha detto...

La "pioggia di tonni" mi ricorda il film "piovono polpette" (che non ho visto), però sarebbe bella la scena degli shariti che fuggono da un uragano di tonno di varie misure: intero, a tranci, sfilettato e non, e in scatolette! Ed in mezzo a tutto questo Malik che miagola felice! XD

jamila ha detto...

@Tenar: Magari, almeno sul tatto, potrebbe lavorarci un po' su... J è mooolto paziente, ma c'è un limite a tutto...
Devo cominciare a procurarmi una "protezione dal tonno"???