venerdì 12 marzo 2010

35 c LA LASTRA DI VETRO

Gdraddict: "Impiccarsi con il vino di liana"
Mia madre si dà un gran da fare in cucina e a sistemare tutto per gli ospiti. Vorrei aiutarla ma le do quasi fastidio e il più delle volte mi spedisce fuori dai piedi con qualche scusa nemmeno ben congeniata. Devo trovarmi un’occupazione, se no continuo a pensare a Drev senza risolvere nulla. Non posso credere che non voglia vedermi. Mi butto sul letto in camera mia, accarezzando distrattamente Malik. Micio, lo sai che ho imparato un incantesimo nuovo? -“Bene!”

Mi siedo di scatto e lo fisso intensamente. Che hai detto? -“Bene, è una buona cosa, no?” Ma… ma… sento direttamente i tuoi pensieri! -“Sì, la nostra empatia si è rafforzata e ora possiamo fare… questo!” Uh… fantastico!

Tu sai cosa vuol dire, vero? -"Ehm… non si potrebbe evitare?” Senti, io non voglio metterti alle strette, mi fido di te e so che se potessi mi diresti tutto. Per cui aspetterò. Solo una cosa: tu sai da dove vengo, chi sono e a cosa serve questo anello? -“Sì, lo so. E ti prometto che quando sarà il momento ti racconterò tutto. Ora però non posso, credimi, è necessario che sia così. In questo posto è difficile mantenere la segretezza su qualsiasi cosa, dobbiamo ridurre i rischi al minimo. Non sono contento di tenerti all’oscuro, per niente, ma non ho altra scelta”. Sfodera i suoi occhioni da coccole e viene a strusciarsi facendo le fusa. Sei veramente un gran ruffiano! Vergognati! Non sono credibile, gli sto già grattando il collo.
Almeno evito che mi faccia domande sul mago.
-“Un’altra cosa: non è vero che sei un esperimento genetico, Lorcan avrà capito male. Nessuno è intervenuto per importi la Trama d’Ombra, né prima né dopo la tua nascita. Nessun “desiderio”, non dare ascolto a sedicenti alti maghi di Silverymoon che hanno preso la laurea per corrispondenza, né ad altre strane voci. Tu sei nata così, hai questo dono di tuo e non sei lo strumento di nessuno. Non lo accetterei".
Va bene, il supplemento di coccole questa volta te lo sei proprio meritato!
Drevlin si presenta a cena con una bottiglia di pregiato vino di liana, molto apprezzata dagli altri commensali, soprattutto da Lorcan e da mio padre. La serata scorre in maniera abbastanza piacevole; il mago viene monopolizzato da mio papà, del resto hanno parecchi argomenti di conversazione; il bardo invece viene più trascurato dai miei, proprio perché è al di fuori dall’ambiente halruiano e a volte non sanno cosa dire. Yerodin è affabile, gli ho raccomandato di evitare uscite balzane da fratello maggiore, e la cena è ottima. Finito di mangiare, mio papà prepara il suo narghilè, (ma no!) parecchio truzzo per la verità; Drev raccoglie la sfida e sfodera una pipa enorme a forma di drago. Lorcan, che già si stava trattenendo a stento di fronte al narghilè, scoppia a ridere. Anche Yerodin, ma per la mia faccia alle nuvolette dalle fogge più svariate che si materializzano sopra la testa del mago. E loro non sentono i commenti di Malik… Mio papà va in visibilio! Dalle forme squadrate direi che la pipa viene da Sundabar: il mago conferma, l’ha fatta incantare in modo da calmare le emozioni e aiutare a concentrarsi meglio sulle conoscenze, i ricordi e simili. Sì, in effetti mi sembra piuttosto rilassato. Pare che l’idea gliel’abbia data il ramingo.
A fine serata, prima di andarsene col bardo, mi avvisa che Zelman ci ha convocati tra qualche sera alla Locanda Astrale. Vorrei accompagnarli al portale, ma lui dice che non è il caso perché poi dovrei tornare, di notte, da sola. Potresti almeno guardarmi negli occhi… Dovrei mandare Lorcan a farsi un giro, senza una spiegazione, per poterti parlare?
Ormai Drev era una presenza quasi scontata per me. Sentirlo lontano, così volutamente lontano, è destabilizzante. E doloroso. Alzavo gli occhi e lui era lì. Non voglio avere paura di alzare lo sguardo e non trovarlo più. Eccetto la mia famiglia, è la persona più importante della mia vita, il legame più forte che ho. Forse non ho ben capito la natura di questo legame, ma lui non mi aiuta... Non pensavo potesse mai innamorarsi di me, non lo pensavo davvero. Nonostante tutto quello che ha fatto per me ha sempre mantenuto un certo distacco, poi c’era la Trama d’Ombra… anche recentemente, sempre perso dietro a libri e incantesimi; lo so che era per necessità, per il suo alto senso del dovere, ma non ricordo una sola volta in cui mi abbia abbracciata, o semplicemente messo una mano sulla spalla, o chiesto come stavo quando le visioni orribili di Shar mi investivano. Non ha mai cercato di passare del tempo con me… eccetto quel pomeriggio a Sundabar e le ineccepibili lezioni di magia. Ci fidiamo ciecamente l’uno dell’altra, a volte ci basta un’occhiata per sapere che pensiamo, ma è come se vivessimo separati da una lastra di vetro. Dietro cui tu ti sei ben trincerato. Pensavo fosse per via della mia magia, inaccettabile, per questo ho ignorato la cosa. Mi sono accontentata di quello che avevo, di guardarti attraverso quella lastra senza nemmeno provare ad appoggiarci la mano sopra, per paura di perdere tutto. Io è di questo che ho paura. Ma tu, mago? Se nemmeno la Trama d’Ombra è bastata a tenerti a distanza, di cosa hai così tanta paura?

13 commenti:

jamila ha detto...

Mago, che hai da dire?

Ale ha detto...

già, mago, aspettiamo tutti delucidazioni! ;)

Mr. Mist ha detto...

Ehi Drev, mi sa che devi dare un po' di spiegazioni ma stavolta non a mezzo lettera!

Nik ha detto...

Credo che la lastra si doppia, una mia ed una tua.

Non si cresce stregoni ad Halruaa senza costruirsi delle difese (ma questo J. lo sa), e non si sopravvive alla schiavitù nel Dambrath senza rinforzarle.

C'è poi il problema delle fette di mortadella di drago di piombo che una certa fanciulla ha sugli occhi e che le impediscono di accorgersi quando lo spasimante tenta di baciarla.

jamila ha detto...

Sì, J è consapevole che probabilmente la lastra ce l'ha messa lei per prima (autodifesa), ma tu l'hai resa "infrangibile".

L'episodio delle fette di mortadella a cui ti riferisci (trattasi di un "3" su percepire intenzioni) è SUCCESSIVO a quanto riportato nel post, quando la situazione è decisamente cambiata. E poi tu hai un PESSIMO tempismo!!! (con tutti i momenti che c'erano...)

Ma nel presente di quanto resocontato: di cosa hai effettivamente paura?

Mr. Mist ha detto...

Vah che bello! Mi sembra di leggere un romanzo Harmony stile fantasy! "La loro storia d'amore contrastata dall'avverso destino"; certo che mettere il tiro di dado in mezzo ai sentimenti è un colpo basso se si considera che a tirare il dado è Jamila allora il colpo è bassissimo! ;)
Tenete duro ragazzi l'amore vince sempre (se la prende solo comoda)!

jamila ha detto...

OMMAMMA! Un Harmony stile fantasy... è tremendo!!!
Tenar, AIUTO!

Tenar ha detto...

Ma no, niente harmony. Sembra più una di quelle storie di liceali dove a lui piace lei, a lei piace lui, ma non riesco a comunicare e continuano a fraintendersi puntato dopo puntata. Vista l'età di Jamila, ci sta anche

Tenar ha detto...

Comunque al presente del racconto, Drev ha preso la reticenza di J come un 2 di picche e si è chiuso in se stesso ad assimilare, perchè il nostro mago ha un'ego da elefante e un'autostima da pulce

jamila ha detto...

Non sono sicura che tu abbia migliorato le cose, master!
J al momento non sa bene cosa pensare del mago. Crede semplicemente che lui la veda per qualcuno diverso da quello che è. Per cui...

Mr. Mist ha detto...

"Ego da elefante ma autostima di una pulce" bella frase e bel concetto brava Tenar!

Anonimo ha detto...

Colpito e affondato.
Drevlin

Anonimo ha detto...

andate a vedere come funziona la pipa di Drevlin nel post "la pipa del drago" su gdraddict.
Quant'è truzzo questo mago!

Jamila