mercoledì 28 aprile 2010

38d SORPRESA

Finalmente arrivano anche gli altri, con Lee e Lorcan che discutono perché quest'ultimo ha ucciso il suo diretto avversario. Il bardo è scocciato, è coperto del suo sangue e chiede al monaco se per caso preferiva vedere lui steso secco per terra al posto della guardia! Lavoro con calma e la serratura cede. Entriamo in casa, non ci sono trappole magiche. Raggiungiamo la stanza di Esvele, i cassetti del tavolino non sono più protetti. Il trappolone ai piedi del baldacchino invece è sempre lì. Lorcan, aiutato da un incantesimo di Lee, comincia a trafficarci su: qualche minuto e il meccanismo scatta. Nel frattempo è sbucato anche un topolino intimorito da Malik: dev'essere il famiglio del ragazzo nella carrozza e Drevlin lo raccoglie. Spostiamo il letto, sotto il quale c'è una scala che scende in una stanza piuttosto ampia, con due grandi armadi ai lati e una porta di fonte a noi. Mentre io e il bardo controlliamo gli armadi, i draghetti danzanti di Drev scendono a illuminare la scena. Troviamo paramenti sacri bordati di scuro, ma senza simboli. Io trovo anche delle candele e altri oggetti rituali. Lee si avvicina alla porta, dove Malik sta già origliando, attivando con il suo peso una trappola ad inversione di gravità. Per fortuna riesce ad evitare gravi danni. Mentre Lorcan tenta di eliminare il probelma fluttuando su un disco levitante di Drev, io afferro una candela e uso i miei poteri.
Un vasto ambiente nella penombra, la luce della fiammella illumina appena il volto di un bambino terrorizzato. Ai margini della visuale vedo persone incappucciate, recitano litanie blasfeme. No, non voglio assistere! Ma se riconoscessi qualcuno... Poi un bagliore su una lama, che colpisce precisa alla gola. Tutto si copre di sangue e dolore.
Lascio cadere la candela e mi ritraggo inorridita, respiro con affanno. Siete dei bastardi! Pagherete anche questa! Malik si sincera delle mie condizioni, gli altri sono troppo indaffarati intorno alla porta, che finalmente si apre. Davanti ad essa, un'enorme creatura in pietra con un bastone in mano apre gli occhi e inizia a muoversi. Aaaaaah! Un golem! Drevlin lancia dei "tentacoli" per cercare di bloccarlo, gli altri si preparano ad affrontarlo mentre io uso un "colpo accurato". La freccia di Lorcan rimbalza sul bestione, che non viene scalfito dal mio colpo preciso e ben piazzato. Ho capito, posso mettermi a fare tappezzeria. Non ci vuole molto a realizzare che noi (loro...) con tutti i nostri sforzi riusciamo a infliggere ben pochi danni al golem. Fortunatamente anche lui spesso manca il bersaglio. Malik approfitta della confusione per oltrepassare la zona dello scontro e guardare cosa ci sia nell'ambiente che si apre sulla sinistra della stanza. Intravede alcune persone. Lee e Lorcan, potenziati, piazzano qualche colpo. Anch'io scivolo agilmente al di là della zuffa per raggiungere Malik. -"Attenta Jamila! C'è Esvele!" Mi affaccio nell'ampio locale: la sharita, con un insopportabile ghigno sprezzante, ci sta aspettando, scortata da un Jordain. In fondo alla stanza c'è qualcun'altro, piuttosto malconcio. Maledetta! Sei convinta di averci incastrato, ma presto ti cancelleremo quel sogghigno compiaciuto dalla faccia!

domenica 25 aprile 2010

38 c INTRUSIONE

Il giorno dopo, nel tardo pomeriggio, io e Lorcan andiamo in ricognizione alla casa. Lungo la strada c'è un certo movimento in senso opposto al nostro, pare che alla villa stiano facendo un piccolo trasloco. Una delle carrozze si ferma di fianco a noi e un ragazzo dagli occhi cerchiati ci apostrofa: "Voi due!" Era uno degli invitati alla festa, uno di quelli fatti persi. Ci accusa di essere i responsabili della scomparsa del suo famiglio, un topino ballerino. Sente che è vivo, ma non lo trova più: si sarà nascosto da qualche parte impaurito, e lui l'ha perso per colpa nostra che abbiamo provocato tutto quel trambusto. Lorcan biascica qualcosa sul fatto che la sostanza fa strani effetti e lui dovrebbe saperlo, che ci dispiace ma è stato un incidente... E nel frattempo passa un'altra carrozza ad andatura piuttosto sostenuta, su cui distinguo chiaramente Esvele intenta a parlare con un'altra persona che non vedo. Se ne stanno andando veramente. Anche Lorcan l'ha notata, lo capisco dallo sguardo che mi lancia. Si svicola dallo smidollato e decidiamo di proseguire levandoci dalla strada, per evitare altri incontri e non farci notare. Tagliando dal bosco, arriviamo alla villa in breve tempo. Ci sono dei giardinieri intenti a ripulire e a risistemare il giardino. Uno si lamenta a voce molto alta per l'enorme quantità e la variopinta qualità di sterco prodotto dai famigli che gli tocca raccogliere ogni volta! Non ha torto, poveretto... Ci sono anche delle guardie che controllano il perimetro della casa. Le finestre sono sbarrate, ma non sembrano esserci protezioni magiche. Torniamo a ragguagliare gli altri e nella notte entriamo in azione. L'idea sarebbe di neutralizzare le quattro guardie, una per lato, senza ucciderle. Drevlin, poco esperto nell'arte di nascondersi, si lancia un'"invisibilità". Lorcan tenta di avvicinarsi furtivamente all'uomo più vicino, ma viene visto. La guardia grida dando l'allarme e armi in pugno affronta il bardo. Anche Lee esce allo scoperto per dar manforte a Lorcan e, seppur a fatica, insieme riescono a tramortire l'avversario. Io tengo pronto un "accecare", che lancio sul primo uomo che svolta l'angolo. Quello in tutta risposta cala lo spadone su Lorcan dimostrando una mira perfetta. Ma che caspita! Nemmeno con gli incantesimi! Mentre il pestaggio continua, un'altra guardia tenta di sorprendermi alle spalle. L'ho sentita, mi volto e lancio un altro "accecare". Con lo stesso identico effetto del precedente. Porca p***! Spazientito Drevlin interviene con un "raggio di vertigine", mettendo fuori gioco il nostro uomo e perdendo l'invisibilità. E' inutile che mi guardi in quel modo! Che posso farci? Non ho mica sbagliato l'incantesimo! Nel frattempo gli altri due continuano a vedersela con le due guardie rimaste, ma sono in difficoltà, sostanzialmente perché loro cercano di non infliggere danni letali e gli altri sono combattenti esperti. Io intanto inizio a scassinare la porta della sala da ballo.

giovedì 22 aprile 2010

38b PROVE INSUFFICIENTI

Dice di averle prese dal comodino di Esvele dopo aver neutralizzato una trappola complicata. L'allarme è scattato quando ha cercato di disattivare il congegno che proteggeva la pedana del baldacchino. Drevlin prende le pergamene per leggerle, ma si perde quasi subito in commenti sullo stile dello scritto, sulla lingua adoperata, sugli aspetti formali che indicano la provenienza da tal posto... Ma insomma! Si può sapere cosa dice questa benedetta lettera? alla fine, dopo molte sollecitazioni, ci spiega che si tratta di corrispondenza privata ricevuta da altri maghi halruiani piuttosto influenti; si fa riferimento al culto e alle cerimonie, ma senza nominare mai direttamente Shar. Purtroppo come prove sono insufficienti. Certo che se fossimo riusciti a portare via tutto il plico avremmo fornito a Zelman l'intera organizzazione degli shariti, sarebbe stato davvero un bel colpo. Le lettere erano parecchie, questo vuol dire che il culto della dea oscura è ben radicato e diffuso nell'alta società e anche tra i ranghi del governo. La cosa è preoccupante, soprattutto perché avranno tempo per organizzarsi e far sparire prove a loro carico. Decidiamo che è meglio andare subito da Zelman, ma appena fuori dal portale della torre Drevlin si accorge di avere ricevuto posta. E' del capo: ci dice di stare tranquilli per questa notte. Nei prossimi giorni tutta la famiglia di Harbaldol sarà fuori città e noi potremo agire con più calma. La cosa puzza un po' di imboscata, ma il sigillo di Zelman sembra effettivamente quello originale. E anche se fosse una trappola, potremmo non tentare? Vista l'ora tarda, restiamo tutti a dormire alla torre.

sabato 17 aprile 2010

38a FURTO

Malik, dopo avermi detto che Lorcan è riuscito a dirigersi nel boschetto dove è nascosto Lee, si allontana nel tentativo, fruttuoso, di distrarre una delle guardie. Nel frattempo Esvele cerca di calmare l'agitazione e chiede agli invitati, per la loro sicurezza, di non lasciare il salone, mentre Thebaldol si dirige verso le stanze private per controllare cosa sia successo. Il micio sente l'Anziano che ordina alle guardie di controllare tra gli alberi. Ahia, mi sa che li ha visti.
Mentre Malik rientra nel salone, faccio un cenno a Drevlin, che capisce. Nei minuti successivi lo vedo concentrato a studiare un piano d'azione; inconsapevolmente si sposta in modo da frapporsi tra me e la padrona di casa. Da fuori si sentono delle voci concitate: Lee è scortato da due guardie e da Thebaldol, che lo accusa di violazione di domicilio. L'uomo aggiunge che sembra non sia stato rubato nulla, ma potrebbe esserci un altro complice nei paraggi. Tutti gli ospiti sono quindi invitati ad andarsene, per evitare di restare coinvolti in spiacevoli situazioni. Tutti tranne noi, naturalmente... Esvele mi si avvicina e con un sorrisino sardonico mi sussurra: "Spero che tu non sia innamorata del tuo amico nordico, perché probabilmente non lo rivedrai mai più". ?!? Certo che tu hai proprio capito tutto nella vita... E Lorcan al momento sta benissimo. L'istinto sarebbe quello di risponderle sarcastica, ma riesco a trattenermi. Poi tu te la intendi con tuo cugino... è tremendo, il buon gusto difetta in famiglia! -"Ti conviene collaborare se vuoi evitare altri spiacevoli incidenti alle persone che ti sono vicine..."
Mentre Lee tenta di difendersi dalle accuse di Thebaldol, arrivano altre due guardie trascinando Lorcan di peso. Ma guarda chi si vede! Che hai da dire ora, cara? Il bardo sembra ubriaco, e difatti le guardie commentano di averlo trovato sotto l'effetto di qualche sostanza in giardino. Cavolo, direi che è strafatto veramente, se non sapessi che è impossibile... o forse è riuscito a mettere le mani su un po' di droga? Io e Lee cominciamo una ramanzina coi fiocchi: la deve smettere di ubriacarsi e di farsi, è ora che la pianti con questa storia! Alla sua età certe cose dovrebbe capirle! Esvele sembra crederci, ma il cugino non ci casca e molto seccato intima a Lorcan di rendere quello che ha sottratto dalla stanza o non uscirà vivo da qui. Ci guardiamo intorno: ci sono ancora una ventina di maghi pronti a schierarsi contro di noi, che naturalmente passeremmo per colpevoli... Troppo rischioso. Il bardo passa a Thebaldol un fascio di pergamene. L'altro sibila duro che considera quanto successo una risposta più che sufficiente alla sua offerta e richiama una carrozza per mandarci via, rimarcando che non saremo più i benvenuti in questa casa. Anche loro non possono agire di fronte a tutta questa gente senza destare sospetti, devono lasciarci andare.
Restiamo in silenzio per buona parte del viaggio, col timore che ci possano spiare. Arrivati alla torre di Drevlin ci chiudiamo in bagno. Lorcan trionfante estrae dalla manica due lettere che è riuscito a sottrarre dal plico mentre lo rendeva a Thebaldol. E bravo!

mercoledì 14 aprile 2010

37a ILLUMINAZIONE

Malik pensa a distrarre la guardia che controlla l'ingresso alle stanze private rompendo un vaso nell'anticamera, e appena la porta è sguarnita Lorcan si intrufola. A quel punto il micio si mette in osservazione sotto le finestre della stanza di Esvele mentre io e Drev ci sediamo bene in vista nella serra, dove ormai sono presenti solo coppiette o terzetti appartati. Sono tesa, se scoprono Lorcan siamo in grossissimi guai. Anche Drevlin è sulle spine, tace e ogni tanto mi guarda di nuovo in quel modo... Ripenso alle minacce che ci sono state rivolte, alla proposta di velocizzare la sua carriera... Lui si sta fissando le mani sul tavolino, assorto, con un'espressione vagamente affranta. Da quanto non ti vedo col sorriso? Vorrei parlargli dell'opposizione di Zelman alla sua richiesta, ma lui mi interrompe subito dicendo che non ha più intenzione di presentare domanda. Resto sorpresa dalla prontezza della risposta. Perché? Perché sarebbe l'Anziano più giovane della storia e attirerebbe troppo l'attenzione, mentre noi dobbiamo mantenere un profilo basso, per via della nostra missione. Distoglie lo sguardo mentre parla. Concludo io il discorso per lui: durante le analisi magiche potrebbero venire a sapere di me, e quindi ha deciso di rinunciare. Lui allarga le mani in un gesto di rassegnazione: "E cosa dovrei fare..." Adesso sono io che non ho il coraggio di guardarlo, è come un pugno nello stomaco. Deve essersi accorto, perché si affretta ad aggiungere che è stata una sua scelta: riflettendoci, gli è sembrata la cosa migliore. I tuoi occhi non dicono questo, niente in te lo dice! La sua voce mi arriva da lontano: "Avrei preferito non fosse così, ma le cose non si possono cambiare..." Avresti preferito... Mi sento terribilmente in colpa. Incontrarsi su quella nave volante è stata una fortuna solo per me. L'ultima cosa che avrei voluto era scombinargli l'esistenza, impedirgli di realizzarsi. E ora ogni volta che mi guarderai sarà sempre con quello sguardo triste e malinconico, penserai che sono stata io a rovinarti il sogno della vita e questo tarlo ti roderà, consumando i sentimenti che sei convinto di provare per me. La verità è che avresti dovuto innamorarti di una maga con tutti i crismi, laureata all'Accademia, di buona famiglia, ben inserita negli alti ambienti di Halarahh. Una rotellina dell'ingranaggio, come te, capace di aiutarti nella tua carriera... Immagino la sua risposta se glielo dicessi: "Avrei preferito innamorarmi di una così, invece mi sono innamorato di te". Già, di me... E all'improvviso una luce nuova investe i miei pensieri. Drevlin non sta cercando di farmi rientrare a tutti i costi nel suo futuro già pianificato, progettato, previsto e costruito; sta cercando di riadattare lentamente, faticosamente questo futuro intorno a me. Quanto gli deve costare... Sta rimettendo tutto in discussione, a scatola chiusa. Perché non ha nulla in cambio...
Per la prima, la primissima volta, sento che è vero: mi ama! E sento cosa significhi per lui. Vengo colta da un leggero senso di vertigine, il mio stomaco si stringe accelerando il mio respiro: è come avere una visione, ma senza visione.
Forse non mi guarderesti più così, forse saresti contento... Almeno sapresti se ne vale la pena.
Sto allungando una mano sul tavolino per stringere quella di Drevlin e parlargli, quando l'avvertimento di Malik mi esplode tra i pensieri e scatta in un frastuono terribile un allarme. Lorcan ha attivato qualche trappola nella stanza di Esvele!
Ci alziamo rapidi dirigendoci verso la sala da ballo, in modo da sviare i sospetti da noi e capire che succede. La padrona di casa e Thebaldol stanno tranquillizzando gli ospiti dicendo di non preoccuparsi, che presto tutto sarà sistemato. Intanto Malik mi informa che una guardia è entrata nella stanza sfondando una finestra, ma Lorcan ha usato il suo mantello e sottoforma di pipistrello è riuscito a volare fuori, dirigendosi verso il luogo dove è nascosto Lee.
Lo sapevo, incantesimi e mazzate sui denti!

lunedì 12 aprile 2010

UNA RONDINE NON FA PRIMAVERA...

Ci troviamo in una comunità chiusa all'interno di Calimport, gestita non esattamente da persone integerrime. Noi però siamo ambasciatori in missione ufficiale, per cui non dovremmo avere di che preoccuparci. Voglio dire, chi rischierebbe un incidente diplomatico con Halruaa... Per sicurezza, decidiamo di predisporre comunque i turni di guardia durante la notte. Io veglio per prima.
All'improvviso una fitta dolorosa a un fianco.

-"Tiro salvezza su tempra!"

rotola rotola...

... 1!

giovedì 8 aprile 2010

37 LA FESTA DI ESVELE -parte 2^

Gdraddict: "rapidopost: la festa" (2^ parte)
Anche noi gironzoliamo cercando di capire come sia meglio muoversi. Sguinzagliamo Malik, lui può controllare la casa con più discrezione. Tutte le porte che danno sulle stanze private sono sorvegliate da una guardia armata. Solo una non è custodita, e vede un gran via vai di gente. Chi ne esce è decisamente strafatto e pervaso da un odore dolciastro. Veniamo raggiunti da Thebaldol ed Esvele, che ci invitano a seguirli in una piccola serra, la più lontana dal salone, per poter parlare indisturbati. Passiamo di fianco a Lorcan mentre viene scaricato dalla ragazzina.
Ci accomodiamo a un tavolino, e subito Thebaldol ironicamente si complimenta per come ci siamo comportati alla torre. Dopo alcune minacce nemmeno tanto velate, offre la sua protezione e quella dello zio per aiutare Drev a entrare nel Consiglio degli Anziani. (Ma quanto sei stronzo!). In cambio, vorrebbe che facessimo il doppio gioco, passando a loro tutte le informazioni che otterremmo su Zelman. Ci consiglia di pensare bene alla loro offerta, perché in Accademia un incidente a Evraldol può sempre succedere e i Segugi magici potrebbero essere molto interessati al fatto che io non risulti laureata in nessuna scuola della capitale...
Ci lasciano, ma a fine serata vogliono una risposta alla loro proposta. Poco dopo arriva Lorcan, dicendo che l'unico accesso praticabile all'ala privata della casa è sorvegliato. Malik va in ricognizione in giardino: le due finestre della camera da letto della sharita sono pattugliate da due guardie. Il baldacchino all'interno sembra stranamente rialzato, varrebbe la pena controllare. Ce ne andiamo tutti in bagno, che si trova nella zona "spaccio", per rendere invisibile Lorcan. Sui divanetti delle stanzette che si affacciano sul corridoio parecchi ragazzi sono intenti a farsi o già sotto l'effetto della sostanza si intrattengono seminudi a gruppetti, tra risolini acuti e sguardi annebbiati. Ma che tristezza... Nessuno nota che dal bagno ne esce uno meno.

giovedì 1 aprile 2010

E TRE...

Senza alcun motivo apparente, il copia-incolla è di nuovo saltato.
Speriamo che allo stesso modo si decida presto a funzionare di nuovo.
Nel frattempo, post sospesi.
I'm sorry