Finalmente arrivano anche gli altri, con Lee e Lorcan che discutono perché quest'ultimo ha ucciso il suo diretto avversario. Il bardo è scocciato, è coperto del suo sangue e chiede al monaco se per caso preferiva vedere lui steso secco per terra al posto della guardia! Lavoro con calma e la serratura cede. Entriamo in casa, non ci sono trappole magiche. Raggiungiamo la stanza di Esvele, i cassetti del tavolino non sono più protetti. Il trappolone ai piedi del baldacchino invece è sempre lì. Lorcan, aiutato da un incantesimo di Lee, comincia a trafficarci su: qualche minuto e il meccanismo scatta. Nel frattempo è sbucato anche un topolino intimorito da Malik: dev'essere il famiglio del ragazzo nella carrozza e Drevlin lo raccoglie. Spostiamo il letto, sotto il quale c'è una scala che scende in una stanza piuttosto ampia, con due grandi armadi ai lati e una porta di fonte a noi. Mentre io e il bardo controlliamo gli armadi, i draghetti danzanti di Drev scendono a illuminare la scena. Troviamo paramenti sacri bordati di scuro, ma senza simboli. Io trovo anche delle candele e altri oggetti rituali. Lee si avvicina alla porta, dove Malik sta già origliando, attivando con il suo peso una trappola ad inversione di gravità. Per fortuna riesce ad evitare gravi danni. Mentre Lorcan tenta di eliminare il probelma fluttuando su un disco levitante di Drev, io afferro una candela e uso i miei poteri.
Un vasto ambiente nella penombra, la luce della fiammella illumina appena il volto di un bambino terrorizzato. Ai margini della visuale vedo persone incappucciate, recitano litanie blasfeme. No, non voglio assistere! Ma se riconoscessi qualcuno... Poi un bagliore su una lama, che colpisce precisa alla gola. Tutto si copre di sangue e dolore.
Lascio cadere la candela e mi ritraggo inorridita, respiro con affanno. Siete dei bastardi! Pagherete anche questa! Malik si sincera delle mie condizioni, gli altri sono troppo indaffarati intorno alla porta, che finalmente si apre. Davanti ad essa, un'enorme creatura in pietra con un bastone in mano apre gli occhi e inizia a muoversi. Aaaaaah! Un golem! Drevlin lancia dei "tentacoli" per cercare di bloccarlo, gli altri si preparano ad affrontarlo mentre io uso un "colpo accurato". La freccia di Lorcan rimbalza sul bestione, che non viene scalfito dal mio colpo preciso e ben piazzato. Ho capito, posso mettermi a fare tappezzeria. Non ci vuole molto a realizzare che noi (loro...) con tutti i nostri sforzi riusciamo a infliggere ben pochi danni al golem. Fortunatamente anche lui spesso manca il bersaglio. Malik approfitta della confusione per oltrepassare la zona dello scontro e guardare cosa ci sia nell'ambiente che si apre sulla sinistra della stanza. Intravede alcune persone. Lee e Lorcan, potenziati, piazzano qualche colpo. Anch'io scivolo agilmente al di là della zuffa per raggiungere Malik. -"Attenta Jamila! C'è Esvele!" Mi affaccio nell'ampio locale: la sharita, con un insopportabile ghigno sprezzante, ci sta aspettando, scortata da un Jordain. In fondo alla stanza c'è qualcun'altro, piuttosto malconcio. Maledetta! Sei convinta di averci incastrato, ma presto ti cancelleremo quel sogghigno compiaciuto dalla faccia!