domenica 25 aprile 2010

38 c INTRUSIONE

Il giorno dopo, nel tardo pomeriggio, io e Lorcan andiamo in ricognizione alla casa. Lungo la strada c'è un certo movimento in senso opposto al nostro, pare che alla villa stiano facendo un piccolo trasloco. Una delle carrozze si ferma di fianco a noi e un ragazzo dagli occhi cerchiati ci apostrofa: "Voi due!" Era uno degli invitati alla festa, uno di quelli fatti persi. Ci accusa di essere i responsabili della scomparsa del suo famiglio, un topino ballerino. Sente che è vivo, ma non lo trova più: si sarà nascosto da qualche parte impaurito, e lui l'ha perso per colpa nostra che abbiamo provocato tutto quel trambusto. Lorcan biascica qualcosa sul fatto che la sostanza fa strani effetti e lui dovrebbe saperlo, che ci dispiace ma è stato un incidente... E nel frattempo passa un'altra carrozza ad andatura piuttosto sostenuta, su cui distinguo chiaramente Esvele intenta a parlare con un'altra persona che non vedo. Se ne stanno andando veramente. Anche Lorcan l'ha notata, lo capisco dallo sguardo che mi lancia. Si svicola dallo smidollato e decidiamo di proseguire levandoci dalla strada, per evitare altri incontri e non farci notare. Tagliando dal bosco, arriviamo alla villa in breve tempo. Ci sono dei giardinieri intenti a ripulire e a risistemare il giardino. Uno si lamenta a voce molto alta per l'enorme quantità e la variopinta qualità di sterco prodotto dai famigli che gli tocca raccogliere ogni volta! Non ha torto, poveretto... Ci sono anche delle guardie che controllano il perimetro della casa. Le finestre sono sbarrate, ma non sembrano esserci protezioni magiche. Torniamo a ragguagliare gli altri e nella notte entriamo in azione. L'idea sarebbe di neutralizzare le quattro guardie, una per lato, senza ucciderle. Drevlin, poco esperto nell'arte di nascondersi, si lancia un'"invisibilità". Lorcan tenta di avvicinarsi furtivamente all'uomo più vicino, ma viene visto. La guardia grida dando l'allarme e armi in pugno affronta il bardo. Anche Lee esce allo scoperto per dar manforte a Lorcan e, seppur a fatica, insieme riescono a tramortire l'avversario. Io tengo pronto un "accecare", che lancio sul primo uomo che svolta l'angolo. Quello in tutta risposta cala lo spadone su Lorcan dimostrando una mira perfetta. Ma che caspita! Nemmeno con gli incantesimi! Mentre il pestaggio continua, un'altra guardia tenta di sorprendermi alle spalle. L'ho sentita, mi volto e lancio un altro "accecare". Con lo stesso identico effetto del precedente. Porca p***! Spazientito Drevlin interviene con un "raggio di vertigine", mettendo fuori gioco il nostro uomo e perdendo l'invisibilità. E' inutile che mi guardi in quel modo! Che posso farci? Non ho mica sbagliato l'incantesimo! Nel frattempo gli altri due continuano a vedersela con le due guardie rimaste, ma sono in difficoltà, sostanzialmente perché loro cercano di non infliggere danni letali e gli altri sono combattenti esperti. Io intanto inizio a scassinare la porta della sala da ballo.

3 commenti:

jamila ha detto...

Questa è stato l'episodio raccontato nel post "il silenzio è d'oro"!
Tenar ai dadi non si smentisce mai! Nemmeno ieri sera, con la sua guardia di 3° contro Lorcan di 9°!

Tenar ha detto...

In effetti le guardie, si solito adibite a ruolo di carne da macello, sono fonte per me di continue soddisfazioni

Mr. Mist ha detto...

Eh cara Tenar, quando i dadi rispondono come si deve sono sempre una fonte di soddisfazione!