sabato 7 agosto 2010

46a NELLE MIRE DELL'ASSASSINO

Mi riprendo a fatica, non riesco a scrollarmi di dosso il torpore. Avverto la preoccupazione di Drevlin, Malik e Lee, che deve avermi curato con un incantesimo. Cerco di rassicurarli, dico loro che sto bene ma ho la lingua impastata e non so se capiscono. Drev mi stringe a lui per un attimo, sollevato. Vorrei capire cosa sta succedendo, mi spiega che qualcuno dalla finestra mi ha addormentata con un dardo soporifero. Cadendo ho sbattuto contro l’armadio svegliando Malik e poi lui è riuscito a mettere in fuga l’aggressore arrostendolo con due “raggi roventi”. Non sono molto lucida, l’unica cosa che vorrei fare è dormire e a complicare di più le cose arrivano dei servitori che incalzati dalle urla di Drev corrono a chiamare il responsabile della sicurezza. Il mago è furente, si è spaventato e ritiene l’accaduto un affronto ad Halruaa. Ma chi avrebbe interesse a sollevare un polverone del genere? Siamo loro ospiti… Dopo pochi minuti arriva un uomo massiccio in un’armatura scura piena di lunghi spuntoni. Non ha un aspetto rassicurante. Il dialogo col mago è teso fin dall’inizio e degenera rapidamente, ma non riesco a seguire con attenzione, sono intontita. Per questo non intervengo, sono troppo lenta. Alla fine ci offrono un’altra stanza dove alloggiamo tutti e tre insieme piantonati da alcune guardie. Azzardo che forse gli autori dell’aggressione sono shariti, a loro non importerebbe nulla di un incidente diplomatico. Mi sembra strano siano i maghi rossi, e anche il killer non avrebbe vantaggi ad attirare un’attenzione simile. Drevlin decide di usare la sfera magica per scrutare il nostro uomo: siamo riusciti a recuperare un po’ del suo sangue e questo dovrebbe aiutare. Visto che l’operazione richiede del tempo, che veglierà Lee e che siamo convocati dalla signora a capo dell’Enclave solo per pranzo, mi butto sul letto e dormo beata.
Ecco, adesso si ragiona. Ora la mia mente gira a pieno ritmo. Il volto di Drev è sorridente, ma elusivo. Che ha scoperto con la sua divinazione? Usa un certo tatto (strano!), ci gira intorno: è riuscito a vedere il nostro uomo, si tratta di un Thay dall’aspetto anonimo e con un tatuaggio sulla schiena. Beh? Ed è sicuramente il serial killer. … … O c***o! È venuto per me! Di nuovo il corpo della ragazza avvolto nella seta arancione sovrasta tutto il resto. Ma, ma… Perché dovrebbe rischiare così? Sono troppo in vista perché la sua impresa venga ignorata. Drev ipotizza che sia in combutta con questi str***i maghi thayan, si sta già “scaldando” di nuovo. Immagino i suoi propositi di radere al suolo l’intera enclave. Gli ricordo che abbiamo bisogno di consultare l’archivio, non possiamo andarcene o farci cacciare. O peggio. Il serial killer, che vuole farmi la pelle… letteralmente! Quelle informazioni ci servono, purtroppo. Mi accoccolo addosso a lui, ho bisogno di “conforto” perché l’idea dello psicopatico intenzionato a trastullarsi con me mi disturba parecchio. -“Ma sei sicuro che fosse quell’assassino?” Lui tralascia il libro che stava consultando per concedersi meglio alla mia “compensazione empatica”. Mi accarezza distrattamente i capelli: “Eh… direi di sì. Le fruste e … il resto… sono prove inequivocabili”. Le sue reticenze e la strana espressione che assume mi preoccupano più delle sue parole! Ma quello che passa dal calore del suo abbraccio è sufficiente a rassicurarmi. Anche se in sottofondo avverto che non è tranquillo.
Dopo pochi minuti rientra Lee, che era andato a fare un giro per l’enclave. È passato al negozio di stoffe dove ha comprato l’ultimo scampolo di seta arancione per un vestito per Lara. Pare che questa seta venda bene, che ci siano clienti affezionati e che il prossimo rifornimento ci sarà tra poco più di una settimana. Ormai è ora di uscire, scortati dalle guardie che ci piantonano ci dirigiamo verso i giardini, dove è stato organizzato un pranzo all’aperto al riparo di paraventi.

2 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Se Lee compra un vestito per Lara allora le cose con andate bene credo.
La faccenda intanto si complica ci mancava sul il serial killer, meno male che c'era Malik col soono leggero, per l'abilità ed il coraggio dimostrati doppia dose di tonno!
Saluti

jamila ha detto...

Beh, Lara non gli ha imposto di stare ad almeno 30 m. da lei e i rapporti tra i due sembrano buoni. Comunque, credo che l'acquisto della seta fosse più che altro una scusa per indagare un po'.
Per quanto riguarda il serial killer, non se ne sentiva davvero la mancanza! Mamma che angoscia st'uomo!