mercoledì 18 agosto 2010

47a IL PICCOLO EDEIN

Finalmente! Almeno una buona notizia! Comincia un certo via vai di persone, ora sono impaziente di vedere i neo genitori e il bimbo. Dopo qualche minuto compare Lee. Poveretto, è stravolto: si è fatto carico di metà del dolore legato all’evento, credo che per un uomo sia comunque un’enormità! Lo abbraccio e mi congratulo con lui, mi dice che posso entrare da Lara e dal neonato. Lei è ancora più sconvolta, ma il modo in cui guarda il fagottino che tiene tra le braccia è commovente. Mi sorride radiosa mentre le faccio i complimenti: “Non è bellissimo?” Sì, è splendido. È piuttosto piccolino, con pochi capelli e cerca di succhiarsi una manina. Direi che assomiglia alla mamma… Poi arriccia il nasino, sgambetta indispettito e comincia a piangere disperato. Però, che vocina! Lara mi passa il bimbo e si fa aiutare de Lee a mettersi seduta. Ho quasi paura di tenerlo, sembra così fragile… Benvenuto piccolino! Canticchio e gli sbaciucchio la testolina, lui si calma quasi subito. Mi fissa imbronciato nel tentativo di mettere a fuoco il mio viso. –“Come volete chiamarlo?” Lara risponde sicura: “Edein”. Davvero? Si accorge del mio stupore: “Sai, quando mi parlava della libertà io allora non avevo capito… Adesso invece so che aveva ragione.” GP ne sarebbe contento. Ma sì, Edein è perfetto. Riaffido il bimbo alla sua mamma e poi li lascio tranquilli.
Dopo mezz’ora ricompare Lee. Dato che il piccolo si è addormentato, ora va a riposare anche lui. Sarà meglio, ne hai proprio bisogno. Non ho il coraggio di dirgli di Lorcan, preferisco evitargli altri pensieri, almeno per il momento. Però il problema su come liberare il bardo mi cruccia, continuo a camminare avanti e indietro senza arrivare a una conclusione. Forse se riusciamo a portarlo qui con la scusa di interrogarlo sotto gli incantesimi dei chierici, possiamo dimostrare la sua innocenza. Di sicuro anche Drev sarà stato avvisato, chissà se ha già escogitato un piano…
Sto rimuginando ancora sulla questione quando avverto i pensieri di Malik, che subito dopo entra nella sala insieme a Drev e Lorcan. Caspita, che efficienza! E bravo il mio mago. Il bardo è furente e vestito con abiti lerci. Drev è riuscito a farlo evadere con uno stratagemma e invisibilizzandolo, ma lui è seccatissimo per la perdita di tutto il suo equipaggiamento, compresi gli oggetti magici. Si è salvato solo il bracciale che porta sulla coda, perché nessuno ha osato rimuoverlo. Cerco di saperne di più, ottenendo solo lamentele da Drev per i soldi che ha dovuto sganciare alle guardie e pianti dall’altro sulla piccola fortuna che gli è stata sottratta. –“Le mie pietre preziose… Il mio mantello del pipistrello! Come vado in giro adesso, in mutande?” Gli faccio notare che lui non deve mettere piede fuori dal monastero, almeno finché non avremo risolto la questione serial killer. –“Ma io come lo affronto quel bastardo! A mani nude?” Si rilassano un pochino solo alla notizia che il piccolo Edein è nato ed è andato tutto bene. Drevlin è stanchissimo, domattina deve rientrare all’enclave per evitare ulteriori sospetti e per continuare le ricerche. Ha trovato la parte d’archivio che ci interessa, ma non ancora le notizie che cerchiamo. Riusciamo appena a rubarci un bacio prima che lui vada a dormire, poi io resto a consolare Lorcan, nervosissimo e depresso. Mi racconta che quando i thay sono andati per interrogarlo la cosa aveva preso una brutta piega e lui era fuggito, ma per le strade di Calimport una guardia l’ha riconosciuto e con l’aiuto di due colleghi è riuscita a catturarlo. Ma come, ti sei fatto mettere nel sacco da una comune guardia di Calimport! Un ladro abile come te! Non gli dico nulla, non voglio rigirare il coltello nella piaga: è già abbastanza abbattuto e indispettito di suo.
Si è risvegliato in prigione in mutande e il suo equipaggiamento era già stato rivenduto quando Drevlin ha cercato di recuperarlo. E ora, come farà a riaverlo… Non è che riesca a risollevargli il morale più di tanto, è perso nel suo chiodo fisso.
Visto che ho fatto quasi tutta la notte in piedi, dormo fino a tardi. Tanto di qui né io né Lorcan possiamo uscire e ho scambiato di nuovo i famigli con Drev. Nel pomeriggio Lee va a fare spese per il piccolo e viene incaricato da Lorcan di comprargli dei vestiti e cercare i suoi oggetti. Per calmare un po’ il bardo gli passo il mio stocco magico e un’armatura leggera incantata, ma gli unici momenti in cui si distrae è quando possiamo vedere Edein. Lui lo maneggia con una certa disinvoltura e anche se non vorrebbe darlo a vedere si intenerisce di fronte al bambino. I ricordi ci sorprendono anche quando non vorremmo… Il tempo scorre lento, tra le lamentele di Lorcan. Certo non si diverte ad essere intrappolato in un tempio di Ilmater, è insofferente, ma lo capisco.
La situazione non cambia nemmeno per i due giorni successivi. Drevlin resta in archivio tutto il tempo e torna da noi solo per dormire. Considerato che gli tocca anche camminare per più di un’ora per colmare la distanza tra l’enclave e il tempio, è sempre stanco. L’unico che esce oltre a lui è Lee. Ha raccolto informazioni sul mercato nero e io gli presto 5.000 monete d’oro per riacquistare parte dell’equipaggiamento di Lorcan. Trova solo la capretta da viaggio, con buona pace dei miei soldi. Purtroppo la mattina del terzo giorno arriva la notizia che un’altra ragazza è stata trovata morta avvolta nella seta arancione. Questa volta l’assassino sembra essersi accanito più del solito sulla vittima, il viso di lei è rovinato e anche il corpo è stato ripulito e avvolto nella stoffa con meno cura. Mi sento in colpa. Però, non è che se fosse riuscito a mettere le mani su di me avrebbe smesso…

9 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Dai Lorcan gli oggetti magici vanno e vengono ne troverai di altri magari più potenti, a proposito sapete dove i maghi rossi mettono all'asta i beni requisiti... No non è che li voglio prendere per me, no no assolutamente non ci penso nemmeno (anche se quel mantello del pipistrello...)

jamila ha detto...

Uh! Non hai idea di quante lacrime ha versato Lorcan per quel mantello!! Non se ne poteva più. Ho salvato a stento la mia verga del gatto dalle sue sgrinfie, e tra l'altro, i miei soldi non li ho ancora rivisti. Anzi, ne ho foraggiati altri!
Su Lorcan, non prendertela ;-)

jamila ha detto...

Ah! Comunque, non sono i maghi rossi che hanno requisito gli oggetti, ma le guardie di Calimport, che li hanno immediatamente rivenduti per farci soldi. Ormai sono irrecuperabili.

Mr. Mist ha detto...

Sob sono molto dispiaciuto...Per Lorcan ovviamente! ;)

Bardoscuro ha detto...

La mia anima è ancora in pezzi per la perdita del mio equipaggiamento. Se tu, J., non avessi quel peso morto di mago che mi fa pesare la mia poca autonomia finanziaria sarebbe ancora meglio... Ma sei donna, bella e potente, non puoi essere pure saggia.
Grazie, Mr. Mist, per la comprensione. Ho bisogno che qualcuno mi stia vicino.

jamila ha detto...

@Bardoscuro: ehilà!!! Finalmente! Che bello sentirti.
Ad ogni modo, credo che il mago voglia farti pesare non tanto la poca autonomia finanziaria, quanto il furto della lettera di credito. Ancora? Eh sì.
P.S: potente?

Anonimo ha detto...

Esattamente !
E le continue prese per i fondelli, e i mancati ringraziamenti per averti più e più volte tirato fuori dai guai con dispendio di vil denaro.

Insomma spendo più per Lorcan che per la mia famiglia (e per me o per J., a dire il vero).

Comunque bentornata.

La Master sta preparando l'avventura. Ha detto che passerà un intero pomeriggio di settimana prossima a trascrivere statistiche.

Urge incontro per definire piani.

drev.

Anonimo ha detto...

Sudo feddo!
J.

Mr. Mist ha detto...

@ Caro Bardoscuro, io sono dalla tua parte però devi ammettere che devi pagare pegno per le tue frasi sarcastiche rivolte a Drev e Jamila!