sabato 21 agosto 2010

47b IL DIARIO DI LONSAD

A sera Drev torna di nuovo stanco morto, ma con aria trionfante: ha trovato il diario di Lonsad ed è riuscito a portarlo via senza che il bibliotecario se ne accorgesse. Finalmente! Speriamo di trovarci le informazioni che ci servono. Mi dice anche che all’uscita dell’archivio la signora dell’enclave lo stava aspettando. Voleva sapere quanto tempo ancora gli serviva per terminare le sue ricerche, perché voleva organizzare una cena in onore degli avviati rapporti con Halruaa. Lui ha risposto che probabilmente un paio di giorni sarebbero bastati, poi lei ha insinuato sospetti sulla fuga di Lorcan e ha detto che si augurava di vedermi alla cena in onore dell’ambasciatore. –“E ha pure proposto a Drevlin di restare lì per la notte e di bere qualcosa con lei…” Immagino la scena, la faccia di lui… Ridacchio tra me e me mentre mi faccio consegnare il diario, lo leggerò questa notte. Ad ogni modo, non ho nessuna intenzione di partecipare alla cena organizzata all’enclave con lo psicopatico in giro. Anche Drev non prende bene la notizia della nuova vittima.
 Il diario di Lonsad è scritto in antico netherese, mescolato al celestiale. La prima parte descrive il mondo attraverso gli occhi stupiti del ragazzo: il sole, la vegetazione e gli animali, la moltitudine di persone diverse… Poi parla dell’aiuto datogli dai maghi rossi, che tutto sommato sono brava gente. Sì, certo… Ripenso al manualetto sulla vita nel Faerun distribuito a Selunnara, un brivido freddo mi attraversa la schiena. Finalmente trovo quello che ci interessa: viene narrata la ricerca dell’anello, recuperato e riportato a Selunnara. Il bracciale dovrebbe essere ancora in possesso di uno di coloro che erano volontariamente rimasti indietro. Si tratterrebbe di Saharel, una maga molto potente che si era offerta di custodire l’oggetto. Il racconto si interrompe in questo punto, Lonsad è morto prima di rintracciare la donna.
 Il mattino dopo relaziono agli altri, in modo che Drevlin all’enclave possa cercare informazioni su questa persona. Lee ricorda il nome della maga, gli pare ricorra nelle cronache di alcune battaglie vicino a quello di Elminster, ma non è sicuro che fossero alleati.
 Un altro lungo giorno noioso, con Lorcan che sta per dar fuori di matto. Poveretto, è al limite della sopportazione.
 Drev torna prima del solito. È riuscito a trovare un libro storico sulle Valli che parla anche della donna che stiamo cercando, citata col nome di Sharel. Era una stregona di grandissime capacità, innamorata di Elminster. Durante i Disordini, per salvarlo ha sacrificato la sua vita affrontando e uccidendo Manshoon. E chi potrebbe avere ora il bracciale? Non dirmi che dobbiamo andare a chiedere a Elminster in persona, al mago più potente e famoso in circolazione...
 Il problema più immediato però resta lo psicopatico. E di conseguenza la cena all’enclave.
 Il gruppo decide di passare all’azione. –“Volete che venga anch’io?” –“NO!” La risposta è secca e all’unisono. Va bene, state calmi! L’idea non piaceva neanche a me. Cedo a Lorcan il mio equipaggiamento mentre Drevlin scruta il nostro uomo. Si vede una ragazza dai fluenti capelli neri che cammina per una delle strade principali di Calimport. Siamo un po’ perplessi… che sia la nuova vittima? Strano. Il mago guarda gli altri due: pronti? Usa una pergamena di teletrasporto e svaniscono dalla stanza. Fate attenzione, vi prego. Resto con Malik, accarezzandolo nel tentativo di calmarmi. Aspettare così, senza sapere, è snervante. Forse perché sono già nervosa di mio… Le fusa del micione mi aiutano a sopportare l’attesa. Gli altri, privi di un secondo teletrasporto, tornano dopo un paio d’ore. Sono tutti e tre salvi, ma l’assassino è riuscito a dileguarsi. La ragazza dai capelli neri era lui travestito, e con quelle sembianze ha assoldato dei mercenari per proteggerlo a distanza, fornendo una descrizione accurata del gruppo. Loro ne hanno fermati e interrogati due, ma ce ne sono altri. Durante lo scontro Drev è stato ferito seriamente, quando però lo psicopatico si è reso conto di non poter avere la meglio, si è dileguato come al solito. Il mago borbotta che avrebbe dovuto braccarlo la prima volta che lo ha scrutato, quando si stava curando le ferite a casa sua… -“Magari sarebbe scomparso anche in quell’occasione, non puoi sapere se l’effetto sorpresa sarebbe bastato. E prima o poi, ci tornerà a casa sua, no? Dormirà anche lui ogni tanto…”
 Intreccio le mie dita alle sue, i suoi occhi verdi si addolciscono.
Ce ne andiamo tutti a riposare. Domani mattina Drevlin dovrà tornare all’enclave e noi dovremo elaborare un altro piano per catturare l’assassino.

4 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Sarebbe satato interessante affronte lo psico a casa sua ma credo che sarebbe stato anche estremamente pericoloso e persino inutile ricordate il detto: "Ne sa più un pazzo in casa propria che un savio in casa d'altri".
Occhio quindi la prossima volta se lo cercherete a casa sua!

jamila ha detto...

Lo cercheremo un po' ovunque a dire il vero, ma lo scontro finale non sarà in casa sua.
é stato veramente un gioco al gatto e al topo!

Tenar ha detto...

Devo ammettere che lo psicopatico è stato un PNG piuttosto resistente

jamila ha detto...

Più sono odiosi e più restano tra i piedi!