martedì 21 settembre 2010

OLE' TORO! (Mystara)

Il punto di vista è quello di Kelsia, il post è di Tenar

 Verso sera Kay si fa pensierosa, mi guarda, rimugina. Mi chiede che cosa farò al forte, ma in realtà mi chiede se posso fare a meno di lei. Sinceramente non penso che il forte sia peggio dei bassifondi di Glantri, magari c’è perfino qualche opportunità per una vedetta agile che sappia usare la spada. Lei scuote la testa. No. Ci sono solo soldati, non è il posto per una ragazzina. Meglio se poi mi scorta ad un villaggio vicino. Non so cosa rispondere. Senza di lei sarei completamente persa in questi boschi e la sua compagnia mi fa piacere. Non voglio però distoglierla da altro. La verità è che mi piacerebbe poterle assicurare di cavarmela e, magari, iniziare un’amicizia su un piano di parità.

 Anche questa notte dormo male. Non lo dico a nessuno, ma ho paura che i miei compagni vengano colti dalla malattia dei goblin. Per fortuna al mattino sono perfettamente normali, Oz silenzioso sino all’autismo e Kay con i pensieri rivolti agli impegni in sospeso. Dicono però che le ferite stanno guarendo a rilento, speriamo bene…
 Oggi si sale. La vegetazione cambia, gli aghi prendono il posto delle foglie e il bosco si fa più scuro, ma anche più pulito, con meno sottobosco e profumato di resina. Si fa fatica, ma quando gli alberi si aprono lo sguardo corre su tutta la vallata e mi sembra quasi si essere come il falco di Kay, che può vedere le colline dal cielo.
 I miei compagni sono preoccupati per me, ragazzina di città, ma la verità è che a sera sembrano più stanchi loro, che sono feriti, io, sotto sotto, mi sono goduta la giornata.
 Pare che qui vicino ci siano dei pastori e Kay propone di chiedere ospitalità per la notte. Oz annuisce come se fosse normale capitare in casa a delle persone che non si è mai visto, chiedere di dormire lì e aspettarsi di non essere presi a male parole o peggio, ma, anzi, ospitati. Forse sulle montagne è diverso e quello che è inconcepibile in città forse è la norma per famiglie isolate. In effetti quanti viandanti passeranno di qui in un anno? E’ probabile che siano abbastanza rari da diventare una piacevole novità e non una scocciatura.
 In realtà di viandante ne è passato uno di troppo.

La fattoria è stata saccheggiata e bruciata e il bestiame ucciso. Non tutto il bestiame. C’è ancora un toro e sembra furioso. Mentre stiamo esplorando i ruderi si libera e benché disorientato, sembra davvero pericoloso. Sono indecisa. Non ho un’arma a distanza, solo la spada. E’ stata una scelta oculata. Era mio fratello a colpire da lontano con l’arco, se invece c’era da andare a sforacchiare qualcuno faccia a faccia toccava a me. La persona in questione si faceva due risate, iniziava il combattimento senza neppure pensare a stare sulla difensiva e alla fine, dopo due o tre tagli, sganciava il dovuto. Ero perfetta come agente delle riscossioni di Rulf. Non c’era mai nessuno che mi denunciasse, se per caso raccontavano l’accaduto le descrizioni degli estortori erano sempre incentrate su tipacci grossi e nerboruti che Rulf, quelle rarissimi volte in cui era chiamato in causa, poteva ammettere candidamente di non conoscere.
 Certo che con il toro è diverso. Se riuscissi ad arrivargli alle spalle, però, c’è quel punto alla base del collo…
 Mentre ci sto a pensare il bestio ha visto Kay e… Ommmamma! C’è sangue ovunque!
 No, la vedo che si rialza, certo, non è messa bene… Corro verso il toro, non è più tempo di esitare, ma, come con i goblin, il bestio mi ignora del tutto.
 C’è un gran ricorrersi, tra me e il toro, lui a cercare di incornare gli altri e io a cercare di affettare lui, che sarebbe anche comico se non avessi davanti agli occhi l’immagine di Kay in una pozza di sangue.
 Alla fine è Oz a risolvere la situazione e io mi sento anche parecchio inutile.
 Aiuto Kay a medicarsi, ha preso proprio una bella botta! Per fortuna è una ragazza forte. Tra l’altro, bendandola, noto un paio di cicatrici ben guarite. Chissà cosa faceva prima di finire qui? Ho l’impressione, però, che abbia passato guai ben peggiori di questo.

4 commenti:

Mr. Mist ha detto...

E meno male che non c'era qualche elfo del clan Belcadiz con voi, altrimenti quello non la finiva più di ridere e di elencare eventuali tuoi errori atteggiandosi a maestro spadaccino! Tipico comportamento dei membri di quel clan di fanfaroni!
Un saluto
Avandar del clan Erewan!

Anonimo ha detto...

Non so perché, ma sul momento mi è sfuggita la comicità della situazione ;-)

Kayleigh

Tenar ha detto...

Da fuori era molto buffo vedere una ragazzina rincorrere un toro che non la degnava della ben che minima attenzione. Molto meno buffo per coloro ai quali il toro dava TUTTA la sua attenzione

Anonimo ha detto...

Se avessi avuto modo di accorgermene, mi sarei fatta una risata pure io.

Kayleigh