venerdì 24 settembre 2010

OLE' TORO! (Mystara)

Il punto di vista è quello di Kayleigh

Oz mi raccomanda di lavare le ferite e di fasciarle con cura perché le spade dei goblin erano sporche di sangue rappreso che potrebbe veicolare la malattia. Mi ci vedo con la bava alla bocca e gli occhi folli mentre di notte li faccio a pezzi. Mwuuuaaaaahhaahhaahhaa! … Che schifo, è una visione orribile, assolutamente non nel mio personaggio. Meglio fare come dice lui. Solo che io non sono pratica in medicazioni, nell’esercito c’era sempre chi provvedeva a queste cose. Meno male che Kelsia mi aiuta a stringere la fasciatura se no non ne sarei venuta a capo.
 La notte riposiamo. Abbiamo deciso di salire per la strada diretta attraverso le montagne. Due giorni di dura scalata. Purtroppo la ferita non rimargina come speravo, ma il male è leggero. Questa volta mi oriento per bene! Scarpiniamo ansimanti per buona parte della giornata, con la solita pausa spuntino. Ne approfitto per chiedere le intenzioni degli altri: vogliono tornare da dove sono stati rapiti? NO! Anzi, sono ben contenti di essersene andati. Loro. Io invece devo risalire a nord. Ma al forte, come pensano di comportarsi? Oz “non sa ancora” (3 parole, una più del solito!); Kelsia valuta l’ipotesi di trovarsi una sistemazione, in qualche modo… Piccola, si tratta di un forte di guarnigione, dove non ci sono nemmeno le famiglie dei soldati. Cambiano personale ogni sei mesi, solo militari. O quasi. Lei parla sbocconcellando, guardando nel vuoto: si guarderà in giro, nei dintorni, ci sarà qualcosa da fare… Tesoro, col tuo bel faccino i soldati avranno un’idea ben precisa su cosa farti fare! E non ti ci vedo proprio, sarebbe uno spreco. Ti muovi come un’ombra e sai usare la spada, hai ben altro futuro davanti. Non so ancora qual è, ma di sicuro non quello di venderti al miglior offerente. Mmmhh, dovrò consultare il mio oracolo personale appena se ne presenta l’occasione… Non ci azzecco mai, ma aiuta a vedere le cose con occhi diversi. Sì, papà, farò attenzione anche all’oracolo.
 Nel tardo pomeriggio giungiamo a una baita. Il sollievo per un meritato riposo evapora immediatamente: è bruciata e circondata da carcasse di mucche. Che si stanno decomponendo al sole con un odore insopportabile. Entro a controllare: cinque cadaveri carbonizzati e orme sparse. Poi un rumore di qualcosa di grosso che sbatte: un toro infuriato si libera dal paletto. Potrei tentare di calmarlo, ma non ho mai trattato con una bestia del genere, per di più furiosa. E magari è contagiata… Opto per l’arco. Lo ferisco, ma senza stenderlo. Tenta di caricare, con il risultato di incastrarsi in una parete carbonizzata. Bersaglio facile, ma non crolla. E cavolo! Il vero problema è che si libera e… mi incorna! In pieno addome. Auuch! Il colpo mi sbalza indietro e io mi piego in due dal DOLOREEEE! Sputo il sangue che ho in bocca. Oz spara uno dei suoi raggi sul bestione per distrarlo, e per fortuna ci riesce. Ho il tempo di curarmi con una pozione mentre gli altri due finiscono l’animale. Cammino come sulle uova, mezza storta. Mi sa che ci vuole un po’ di riposo.

2 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Scusa Kayleigh Oz parlerà anche poco, ma tu sembra che parli col padre invisibile!

Una curiosità state ancora giocando a questa campagna?

jamila ha detto...

Beh, diciamo che Kayleigh, da brava bambina, tiene sempre molto presenti le raccomandazioni del babbo. Che comunque è vivo e vegeto.
é solo che per la testa le passano un sacco di cose, un po' alla rinfusa...

Ora abbiamo ripreso Campagna sud, che ha la precedenza, ma penso che faremo ancora qualche sessione.