venerdì 8 ottobre 2010

FORT CRUTH (Mystara)

Il punto di vista è quello di Kelsia, il post è di Tenar.

Prima di arrivare al forte incontriamo una lunga processione di profughi che si sta dirigendo verso la struttura militare in cerca di protezione. Il mio primo pensiero è di sollievo. Per un poco ero arrivata a pensare che fossimo gli unici sopravvissuti in una foresta devastata. Non è così, ovviamente e non c’è nessun motivo di rallegrarsi per tante persone in difficoltà. A regolare il flusso ci sono gruppetti di uomini in uniforme. Be’, uomini è una parola grossa, avranno più o meno la mia età e tra loro c’è anche qualche ragazza.
 Kay si avvicina loro con passo sicuro e parla in una lingua che non conosco, credo faccia sapere della lettera che portiamo in modo da saltare la fila. Nonostante le apparenze è evidente che qualcosa la inquieta, guarda i profughi in colonna come se tra loro potesse nascondersi un pericolo, ma quando le domando se c’è qualcosa che non va, mi risponde solo che non le piace la folla.
 Al gruppo di guardia successivo ci dev’essere qualche difficoltà, perché Kay prima si mette in colonna con gli altri e solo dopo l’intervento di Oz possiamo di nuovo avanzare. Oz, al contrario della mezz’elfa, sembra rilassarsi sempre più con l’avvicinarsi del forte. Forse ha capito che non è proprio un posto da fate. Alla fine, quando veniamo istradati verso l’ufficio del comandante, lo vedo persino sorridere. E’ piuttosto sorprendente. Non che non lo credessi capace di tanto, intendiamoci. E’ che di colpo l’uomo misterioso dallo sguardo viola un po’ ambiguo scompare, lasciando il posto ad un giovane dal fare simpatico e i suoi occhi più che timore suscitano fascino.

 Il comandate, per fortuna, parla una lingua comprensibile. E’ piuttosto sorpreso dal nostro arrivo, poiché le bande di umanoidi fin’ora hanno lasciato ben poco scampo ai suoi esploratori. A dire il vero, noi il problema più grande lo abbiamo avuto con il toro, i goblin erano un po’ dei mollaccioni, ma non mi sembra educato dirlo. Ci ringrazia per aver portato la lettera e ci chiede se non ci andrebbe di fare per qualche giorno gli esploratori per loro, pagati.
 Caspita! Io, lungo la strada, ho pensato che magari potevo anche arruolarmi, non sarei certo stata peggio di qualcuno dei ragazzini che ho intravisto e questo mi chiede se voglio diventare direttamente esploratore! Cerco di darmi un contegno. Punto primo, io da sola in un bosco mi perderei entro dieci minuti. Punto secondo, i goblin saranno anche mollaccioni, ma da sola… Guardo gli altri. Oz sembra ben disposto verso la proposta, mentre Kay… Lei ha qualcosa da fare altrove ed è chiaro che al forte non è a suo agio. E’ già stata nell’esercito, forse questo posto le risveglia brutti ricordi. In ogni caso non ho né il diritto né la possibilità di trattenerla. E’ lei stessa, però, che giunge ad un accordo. Mettersi in viaggio ora, senza notizie dei nemici, non è certo saggio, tanto vale fare qualche ricognizione retribuita per tastate il terreno.

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