lunedì 11 ottobre 2010

FORT CRUTH (Mystara)

Il punto di vista è quello di Kayleigh.

Ci accampiamo in un posto sufficientemente lontano dal tanfo di mucca in decomposizione. Il mio falco è nervoso per l’odore del sangue e della morte. Due buchi scenografici fanno bella mostra di sé sotto le mie costole. Ogni movimento meno che cauto è un supplizio! Kelsia si offre di nuovo di aiutarmi con le medicazioni e le fasciature. Meno male… Rattoppiamo il tutto e stabiliamo i turni di guardia che fortunatamente si rivelano inutili.
 Il riposo e le cure sono stati efficaci e al mattino posso camminare senza grossi problemi. Incrociamo diverse serie di tracce: animali, goblin e anche qualcosa di più grosso, probabilmente orchi o bugbears. Però non incontriamo nessuno.
 Verso metà pomeriggio arriviamo in vista di Fort Cruth. La classica costruzione squadrata, con quattro torri, il ponte levatoio e la struttura centrale sopraelevata. Il tutto massiccio e possente. Quello che ci lascia sconcertati è la lunga fila di persone, carretti, animali e quant’altro in attesa di entrare al forte. Ohi ohi, mi sa che la situazione è peggiore di quanto pensassimo! Qui sono già in emergenza, come potranno portare aiuto a Armstead… Sbuchiamo dal bosco su un sentiero più battuto e dopo non molto ci fermano a un posto di blocco. Un sergente veterano e tre sbarbatelli molto giovani. … Troppo giovani!
 Kayleigh, forza… andrà tutto bene; un bel respiro, calma, ce la puoi fare.
 Mi avvicino e saluto il sergente alla maniera militare. Su sua richiesta mi identifico e gli spiego che dobbiamo consegnare una lettera al comandante del forte. Lui scorre velocemente la missiva, mi fissa un istante con occhi vitrei e poi ci dice di ignorare la fila e di presentarsi al sergente di guardia alle porte. Se ci fermano per dei controlli possiamo usare il suo nome come lasciapassare. Raggiungiamo in breve la colonna di profughi e iniziamo ad avanzare ai margini, seguiti da occhiatacce minacciose. Parecchi soldati… non soldati… reclute… beh, reclute molto giovani… - ommamma! - controllano la lunga coda cercando di mantenere l’ordine e la calma. Uno ci intercetta e in darokiniano urla: “Ehi voi, cosa fate! Tornate in fila insieme agli altri!” No, ecco, noi dovremmo cons… C***o! Mi giro e mi metto buona buona in coda. MA NO! IO DEVO CONSEGNARE LA LETTERA!! Dobbiamo arrivare al forte, NON VOGLIO STARE IN FILA, NON VOOGLIOOOOO!” Kelsia mi guarda perplessa e poi mi segue. Non avrà capito un’acca, non sa il darokiniano. Arriva anche Oz che mi domanda che sto facendo. A TE COSA SEMBRA CHE STIA FACENDO, EH?? Gli rispondo che me ne sto in fila, come ha detto il soldato. Antonius, tu hai idea di quanto ti odi? Lui insiste: il sergente aveva detto di passare avanti e bla bla bla. Cos’è, proprio adesso ti va di sprecare parole? Sì, il sergente aveva detto. Ma io ora NON - POSSO - USCIRE - DALLA - FILA! Lo guardo serafica limitandomi a un “sì”. Lui parte di gran carriera verso la recluta e in alphatiano gli spiega della lettera, quello chiede di vederla e poi ci indica di proseguire. Arriviamo all’ingresso senza altri intoppi, con i miei compagni che mi guardano un po’ male. Kelsia si azzarda a chiedermi se va tutto bene. Ma certo! Centinaia di persone in un forte militare… benissimo!! Una vera pacchia! No, io non posso restare qui, devo andarmene il prima possibile. – “Sì, è solo che c’è troppa gente per i miei gusti”. Non l’ho convinta. Ma questo è il problema minore. I veterani di guardia all’ingresso ci spediscono dal comandante. Nel frattempo Kelsia cerca di sapere cosa sta succedendo: gli insediamenti isolati sono stati sistematicamente attaccati da bande di umanoidi e per proteggere la popolazione si è deciso di farla convergere al forte, dove sarà più semplice garantire la sicurezza. Nell’ufficio del capitano, oltre al capitano medesimo, c’è una scrivania ingombra di carte e in un angolino un altro militare che sta scrivendo qualcosa. Sarà meglio che parli io… L’uomo legge la lettera e ovviamente ci chiede come ne siamo entrati in possesso. Oz racconta dei goblin e della staffetta morta. Oh, ma che è, solo con le donne fai mister simpatia? Sei loquace con tutti gli uomini o è il fascino della divisa a scioglierti la lingua? L’altro non fa nulla per mascherare la sua incredulità per il fatto che siamo giunti al forte sani e salvi. Siamo stati molto fortunati. Oh, ciccio, i signori, qui, hanno avuto una delle migliori guide in circolazione! Fortunati un corno. Anzi, le corna erano due e manco portavano fortuna! Ora che mi ci fai pensare sto dolorino pulsante mi dà ancora fastidio…
 Lui ci ringrazia per il nostro senso civico e ci offre ospitalità nelle camerate dei soldati, che sono più comode e soprattutto meno affollate di quelle dei civili. Poi torna alle sue scartoffie mentre una guardia ci scorta ai nostri alloggi.
 Mi guardo in giro: pochi veterani e un sacco di ragazzini. Sì e no dell’età di Kelsia. Come mai? Era periodo di addestramento… No! Quindi questi non sanno ancora maneggiare un’arma senza farsi del male. Ho un brutto presentimento. Ma io non sono più nell’esercito… non potete obbligarmi. Per la verità potreste anche, ma non lo sapete!

6 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Certo che il tuo personaggio è proprio fissato con la disciplina militare: quando riceve un ordine lo rispetta a tutti i costi! Brava: così si fa
Solo una cosa mi suona strana, se escludiamo la loquacità improvvisa di Oz, che la lingua dell'impero di Alphatia sia così diffusa da essere parlata e capita da gente comune in un luoghi alquanto periferici (a meno che quella recluta non conoscesse la lingua per motivi particolari). Mi sa che è da tanto, troppo tempo che manco dalla Penisola del Serpente!
Avandar del Clan Erewan

Alksoth ha detto...

L'Alphatiano, insieme al Thyatiano è una delle lingue più diffuse nel Known World, sopratutto in una repubblica mercantile come Darokin. E un ex cittadino di Glantri dovrebbe saperlo bene visto che la magiocrazia è praticamente stata fondata da maghi alphatiani rinnegati.

Tenar ha detto...

Non mi addentro sulla geopolitica locale, ma Kelsia e Kay si stanno facendo un'idea su quale sia il motivo dell'improvvisa loquacità di Oz...

Mr. Mist ha detto...

Innanzitutto piacere di conoscerti Alksoth!
Ma certo che conosco le origini di Glantri, (Halzmuthran mi pare che si chiamasse lo stegone che contribuì a fondarla, anche se il fondatore vero e proprio del mio paese è Lord Alexander Glantri che Alphathiano non era) infatti il casato degli Aendyr è di origine Alphathiane, una mia compagna d'avventura, anch'essa glantriana, è di origini Alphathiane.
La diffusione dell'Alphatiano nel mondo conosciuto, e di conseguenza nella penisola del Serpente, è un concetto che mi è assolutamente chiaro, infatti se si fosse trattato di sentire parlare Alphathiano a Selenica (per esempio) non mi sarei stupito affatto, mi pare però (e qui potrei sbagliarmi) che la zona in cui operano Kayleigh, Kelsia e Oz sia un po' decentrata, e sentir parlare normalmente l'Alphatiano da un uomo comune (non dal capitano del forte ben inteso) mi è sembrato strano, ma, come ho scritto nel mio commento, è da un po' che manco da casa, quindi le cose per cui mi stupisco possono benissimo essere normali e plausibili. ;)
Buona giornata!
Avandar del clan Erewan.
P.s. anche se manco da casa da qualche anno, non mi considero ancora un EX cittadino di Glantri!

Alksoth ha detto...

Mi sa che faresti fatica a riconoscere Glantri, con un buco da impatto meteorico nella zona meridionale e stravolgimenti consistenti a livello socio politico (la morte di Etienne d'Amberville, ed il permesso di operare all'interno dei principati per alcuni chierici giusto per dirne un paio).
Riguardo ala zona in cui si svolge la campagna Forth Cruth non poi molto distante da Selenica. E poi chi lo sa da dove arrivava la recluta?
Nelle mie campagne di Mystara, comunque, ho sostituito il concetto abbastanza astratto di Lingua Comune con le due lingue più importanti della regione: l'Alphatiano ed il Thyatiano
Saluti da Alksoth il folle (il monco, l'animatore, ecc.)

Mr. Mist ha detto...

Le notizie che mi dai mi rattristano e non poco Alksoth, ecco uno dei motivi per cui voglio rivedere la mia patria (o quel che ne resta) appena, ma soprattuto SE uscirò dal Mondo Cavo.
Mi spiace immensamente per la morte del Grande Magister Etienne, chissà chi regge la Grande Scuola ora? ...E che ne è di Carlotina? ...Ed il mio Clan?
Forse ora più che mai i motivi per tornare in patria sono forti, se prima volevo solo rivedere la mia famiglia e dare l'esame per il Diploma finale, ora sono preoccupato per il mio paese e per tutti coloro che ci abitano! Temo che però questi miei desideri cozzeranno con i piani del mio master!
Per ora ti saluto Alksoth il folle!
Avandar del Clan Erewan.
P.S.: nell'ansia che ha accompagnato queste notizie mi sono dimenticato di ringraziarti per le informazioni che da DM hai condiviso con me riguardo alle lingue nella tua ambientazione: sinceri ringraziamenti!