venerdì 12 novembre 2010

53a ARRIVO A WATERDEEP

Già che siamo nella capitale, ci occupiamo delle nostre questioni. Lee torna da Lara, che ha trovato il modo di guadagnare qualcosa insegnando canto e musica a due ragazzini nobili. Edein cresce bene e sta diventando bello paffutello. Drev va a trovare suo fratello, che sta studiando con impegno per sostenere il prossimo esame. Riceve anche una lettera da sua madre: vuole sapere come sta e dice che sua sorella ha iniziato ad andare a scuola. Pare che la bambina abbia manifestato dei poteri stregoneschi, per fortuna è sotto la guida del maestro che ha saputo fare di Drev un buon mago. Ma allora! Cosa c’è che non va con la magia innata! Io passo da casa. Mio papà sta organizzando in gran segreto il viaggio di nozze per Yerodin, mentre i preparativi per il matrimonio procedono spediti. Sono tre giorni tranquilli, poi il 7 dobbiamo trovare il modo di andare a Waterdeep, alla locanda di Tara. Il problema è che non siamo mai stati in città o nelle vicinanze, non possiamo teletrasportarci. L’unica persona che conosciamo bene al nord è Ulrik, magari con un po’ di fortuna si aggira in zona. Drevlin prova a scrutarlo. Lo vede in mezzo a una fitta nevicata, proprio mentre transita sotto un cartello che indica la direzione per Waterdeep. Uuuh! Troppa fortuna! Prevedo grane colossali… Il mago tenta di contattarlo per avvisarlo del nostro arrivo, l’altro si guarda intorno perplesso, senza capire. Ci teletrasportiamo da lui, che di fronte alla nostra apparizione molla le redini di Dagon e sfodera lo spadone. Poi ci riconosce, sorpreso, mentre il lupo del ramingo mi salta addosso per farsi accarezzare. –“Ulrik, non sapevo che avessi adottato Stuck!” Viene a salutarci, col suo vocione inconfondibile. Ci trova tutti bene, soprattutto Lorcan. Ci chiede come siamo arrivati qui, Drevlin gli spiega che lo ha scrutato e lui si scoccia: non gli piace chi fa lo spione a sue spese, non è corretto. Il mago chiarisce che lo ha fatto solo questa volta perché avevamo necessità di giungere in breve tempo a Waterdeep, e poi ha cercato di avvisarlo. Ulrik però non è convinto. Anche lui è diretto in città, deve parlare con una certa Tara. Ma va? Le coincidenze… La nevicata prosegue sontuosa. Mi godo la bellezza incontaminata della distesa bianca che ci circonda. Il paladino è contento di vedere Lorcan così in forma. Gli chiedo di indovinarne il motivo: ha potuto riabbracciare la moglie. Purtroppo, da qui il bardo diventa protagonista assoluto in un monologo delirante: “Ulrik, sapessi, sono successe un sacco di cose! Lee è diventato papà. Sì, davvero! Pensa te, ha violentato più volte una ragazza nel Dambrath e l’ha messa incinta, e ora manco se lo ricorda, ’sto sfigato! La chiesa voleva rifilargli mille frustate!” Sul viso del paladino si susseguono le espressioni più disparate mentre Lorcan se la ride della grossa e Lee tenta di zittirlo con un incantesimo. –“E poi, Jamila va a letto con Drevlin!” MA! Lo prendo a palle di neve, finché lo riportiamo alla ragione. Ulrik è un po’ confuso. Mi fa salire a cavallo e ci incamminiamo verso la città mentre gli spieghiamo in maniera più sensata gli ultimi avvenimenti. Preferiamo non parlare di Tara, per evitare eventuali orecchie indiscrete. Durante il tragitto sento spesso lo sguardo del paladino su di me. Tranquillo, non cado da cavallo. Lo stai conducendo tu da terra…
 La città emerge in fondo alla piana innevata, tra i fiocchi corposi. È grande, più di quanto mi aspettassi. Le mura massicce si stagliano nella luce grigia, gli edifici sembrano addossati tra di loro, ma non danno l’idea del caos, come a Calimport. Superiamo la porta senza problemi, le case coi tetti d’ardesia e le facciate pulite si assomigliano tutte, raggruppate in quartieri regolari. Impieghiamo un paio d’ore a trovare la taverna.

9 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Mi sono per un attimo immaginato i pensieri di Ulrik mentre gli raccontavate le ultime news: "MMM... dunque Lee è diventato papà, Drev e Jamila stanno insieme, Lorcan ha ritrovato la moglie e figlio... ed io?!... Vado in giro tutto il tempo con il mio cavallo ed un lupo ramingo adottato...che bella vita sociale! ...queste sì che son soddisfazioni..."
Speriamo che anche lui abbia avuto delle avventure altrimenti poveraccio!

jamila ha detto...

Io penso che il paladino si sia un filino "scandalizzato" dalla storia di Lee.
Ma avresti dovuto assistere al monologo di Lorcan!! Eravamo piegati in due.

Tenar ha detto...

In effetti povero Urlik!

Mr. Mist ha detto...

Magari prova anche della sanissima invidia, la gioia di costruirsi una famiglia con qualcuno che si ama credo che sia grandissima! Non che avere un cane ed un cavallo come fidi compagni d'avventura sia brutto intendiamoci!

jamila ha detto...

Forse non è proprio "invidia", è più...
vedremo nel seguito.

jamila ha detto...

Si dice che la vita un po' prende e un po' dà.
In alcuni casi però, si limita a prendere.
Ed è veramente dura da accettare.
Scusate, io sto bene, non preoccupatevi, ma mi serve una pausa.

Mr. Mist ha detto...

Caspita a giudicare da come hai esordito J credo che la cosa sia veramente seria, non preoccuparti J per quel che mi riguarda prenditi pure il tempo che ti occorre, hai tutto il mio sostegno! Stai su Ok?! A presto! :-)

Tenar ha detto...

Tutto bene, J? Di depressa c'è già la Jamila della storia (poveretta, con tutto quello che le ho combinato, vorrei vedere)...
Se hai bisogno di una mano, per qualsiasi cosa, fai un fischio

jamila ha detto...

Sono cumuli bassi
le nubi ai tuoi occhi, scuri di lacrime
che non sanno tacere.
Sciolgono il buio nel sale del pianto
levigando i contorni
di un dolore inespresso.

Lascia che piova sul circo d’ombrelli
che lento scandisce grigi pensieri,
lascia che il freddo s’incrini al ricordo
del tuo sorriso nel mondo di ieri.