martedì 26 luglio 2011

70b MAGAZZINI E TRAPPOLE

  Non è che mi ricordo tanto bene, sento la testa pesante. I chierici lasciano la stanza e Drev ci guarda con aria di rimprovero: “Allora, strafatti? Vi siete ripigliati?” Strafatti? Un minimo di consapevolezza comincia a dissipare la nebbia grigia che avvolge la mia mente. Beh, è facile parlare per chi era protetto dagli incantesimi! Tamil è molto imbarazzata, ma pare tornata in sé. Lorcan invece è messo peggio, fatica a reggersi in piedi e borbotta, perché là si stava bene…
  Drev mi spiega che il bardo si è respirato una dose doppia ed è preoccupato perché ha scoperto che questo tipo di droga dà una fortissima dipendenza, e conoscendo la predisposizione del soggetto alle dipendenze… All’inizio non bado molto alla questione, ma quando durante la notte non riesco a dormire dal desiderio di procurarmi un altro po’ di quella sostanza e fatico a fronteggiare l’astinenza, pur con l’aiuto di Drev e di Malik, capisco che il rischio c’è. Speriamo in bene…  
  Il giorno dopo comunque tutto sembra sotto controllo e nessuno soffre più i postumi della “dose”. Però la faccenda puzza, forse è il caso di controllare il negozio. Faranno un’incursione Lorcan e Tamil, che sono i più furtivi. Entrano in azione nelle prime ore della notte mentre io e Drev facciamo da palo. Dopo non molto però al piano di sopra si accende una luce e i due saltano fuori da una finestra. Tamil ha fatto rumore e qualcuno sta scendendo a controllare. Ci nascondiamo finché tutto torna tranquillo. Lorcan non vuole desistere, se concediamo tempo magari rafforzano le misure di sicurezza e nelle cucine hanno trovato sedie, pentole e vettovaglie troppo abbondanti per una sola famiglia… come mai? Rientra da solo, aspetto nervosamente. Finché il classico allarme assordante lacera il silenzio svegliando mezzo quartiere. Altra fuga precipitosa mentre varie luci si accendono tutt’intorno. Arriva anche Lorcan, col fiatone: “Non ho visto la trappola, porca ***! C’è una specie di sotterraneo sotto il magazzino cui si accede da una botola nascosta, ma in fondo alla scala c’era una trappola e non mi sono accorto. Non me l’aspettavo lì, pensavo fosse solo sulla botola”
  E adesso che facciamo? Lorcan insiste per aspettare l’evolversi della situazione: se tutto torna tranquillo vuole riprovare: primo, non si aspettano un altro tentativo immediato; secondo, se lasciamo tempo troveremo trabocchetti e difese ancora più efficaci. Non so, discutiamo la questione e alla fine decidiamo di tentare di nuovo
  Quando sembra tornata la calma non manca molto all’alba. Noi ci rendiamo invisibili, Lorcan entra per primo e questa volta, pur con grande difficoltà, riesce a disinnescare la trappola. A questo punto scendiamo tutti e risistemiamo la botola. Nessun movimento da sopra. O si credono sicuri e non ci hanno sentiti, o ci siamo infilati in una bella imboscata…
  -“La seconda che hai pensato…”

6 commenti:

malik ha detto...

ma perché mi faccio sempre trascinare in queste situazioni?
al posto di restarmene acciambellato su un bel divano, comodo comodo.
non imparo mai...

Anonimo ha detto...

Errare è umano, perseverare è felino ?

Drev

Mr. Mist ha detto...

Dice il proverbio:"non c'è due senza tre ... ed il quarto vien da sé!"

Ragazzi mi sa che dovrete far ricercare ad un alchimista la pozione del metadone! Sai che soldi vi tirate su a Mezro!

jamila ha detto...

Lorcan si è portato a casa (di nascosto!)dei bei ricoridni da Mezro. IN effetti... li tira su, col naso!!!
Sigh, non ci siamo mica arricchiti a Mezro.

Mr. Mist ha detto...

Ieri sera pensando a questo post mi è venuta in mente un culto a cui ci si potrebbe votare : il culto di SERT! Scusate ma mi è venuta così, abbiate pazienza!

jamila ha detto...

:) Vedrai, c'è un "culto" che approfitterà bassamente della cosa.
Colpa della master!