mercoledì 17 agosto 2011

74a PENSIERI AL FUTURO

  In questi due giorni Drev si è un po’ rasserenato. Abbiamo cercato di porre le premesse per eventuali contatti tra Halruaa e Mezro che non si limitino ad accordi commerciali. Non che la preoccupazione se ne sia andata, ma almeno non è più il pensiero dominante. Ad analizzare bene la situazione Sottosuolo non si può non preoccuparsi; ci vorrà tempo, dovremo migliorarci e non essere avventati, potremo contare su Zelman... Anch’io ho paura; per te, per tutte le persone che loro malgrado vengono coinvolte nella mia vicenda, per quello che c’è in gioco…
  Lui sta leggendo, assorto e concentrato. Non mi dici niente, non hai mai fatto pressioni, però mi accorgo che ogni tanto vorresti di più, che ti piacerebbe fare progetti per noi, immaginare il nostro futuro… E io non ho voluto nemmeno ufficializzare la nostra relazione. È solo che proprio non riesco a vedermi nel futuro, credo che non ci riuscirò finché avrò questo peso sulle spalle. Perché potremmo non avere un futuro, e allora mi godo il presente, giorno per giorno, con te.
  O forse è proprio una struttura mentale: tu fin da bambino sapevi che saresti diventato un mago, un Anziano, una persona che avrebbe collaborato per il benessere di Halruaa. Tu vivi proiettato in avanti, da sempre. Una rotellina nell’ingranaggio. Io non ho mai avuto aspettative, forse perché usavo una magia che era rifiutata, perché dovevo sempre nascondermi, perché non c’era un posto per me in quella società. O almeno, non uno che mi piacesse davvero; che scelte avevo? E così inconsciamente aspettavo, un giorno dopo l’altro, che qualcosa accadesse, che qualcosa cambiasse… senza costruire nulla, troppo occupata a vivere l’attimo, denso delle emozioni delle persone che mi circondavano; troppo impegnata nella fatica di gestire tutta quell’esperienza che non era mia, tutte quelle immagini in bilico tra passato e futuro… senza sapere bene dove collocarmi…
  Ti sono grata per aver accettato di accontentarti dell’“adesso”, per non avermi mai costretta ad affrontare l’argomento “dopo”. Non voglio un fidanzamento pubblico perché non voglio gente che si senta in dovere di impicciarsi dei fatti nostri. Credo sia il mio modo, magari infantile, di proteggerci, perché in fondo ho solo paura di perderti.
 Mi sa che mia mamma sospetta qualcosa…
 
 Finisce di leggere, si rivolge a me ancora tutto preso dal libro: “Beh, sono delle teorie interessanti, sai? Eh? … Che ho fatto?” 
-“Niente, pensavo. Piuttosto, mago, vieni qui e spiegami bene come funziona la telecinesi…”


6 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Son sempre belle considerazioni queste J, bel post!

Tenar ha detto...

Bellissimo post... Chissà se J è rimasta contenta di essersi fatta insegnare proprio la telecinesi...

jamila ha detto...

@Mr Mist: ehilà, almeno questa volta sei stato in vacanza? Grazie per i complimenti.

@Tenar: l'ironia della sorte...
(...e la sfiga di J...)

malik ha detto...

un'improvvisa visione di quello che succederà in futuro mi fa sospettare che o il maghetto è un pessimo maestro, o la richiesta di spiegazioni in realtà era un trucco per ottenere qualcosa di diverso da lui...
bipedi, chi li capisce è bravo!
:P

jamila ha detto...

@Malik: la tua visione è stata menzoniera: se avessi guardato bene, avresti capito che il mago è un ottimo maestro, visto che la mia telecinesi è incontrastabile...

Bardoscuro ha detto...

Certo che voi incantatori fate dei giochetti ben strani nell'intimità... E poi dite a me che uso la coda... Tsk!