mercoledì 7 settembre 2011

76c L'IDENTITA' DI ZELMAN

  
Dietro la porta troviamo il vero Zelman, in forma umana. Meno male! È svenuto e legato, praticamente in biancheria intima. Il suo corpo è coperto da tatuaggi magici, qualcuno chiaramente attivo, e si vedono anche i segni delle torture subite. Lo liberiamo e cerchiamo di rimetterlo in piedi con pozioni e cure varie, finché si riprende. Ci rivolge un sorriso stanco: “Ragazzi, non sapete quanto mi fa piacere rivedervi!” È reciproco, credimi! Quando si accorge dell’artiglio nella mano di Drev, il suo sguardo si colma di tristezza. Lo prende con delicatezza. “Ne hanno ucciso un altro, siamo già così pochi…”. –“Quindi, davvero lei è un drago?” Lui annuisce. Che drago… Un’illuminazione improvvisa: “Un drago del canto!” Il capo mi osserva meravigliato: “Brava, hai indovinato. Mia madre era perseguitata e temendo per la mia incolumità mi ha affidato ad Halruaa. In cambio, ha promesso che avrei protetto la capitale fino a quando non sarei diventato adulto. E così sto facendo”. Gli consegniamo anche l’anello, ma ora ci deve spiegare come diavolo è riuscito Thebaldol a introdursi a palazzo e coglierlo di sorpresa! Lui si fa cupo, dice che è entrato attraverso il passaggio segreto che porta direttamente nelle stanza private del sovrano.
  Non vorrà per caso dire che il re è implicato con gli shariti… Di fronte alle nostre espressioni allarmate lui subito si affretta a smentire: il re non ha certo offerto la sua collaborazione volontariamente, probabilmente si tratta di un intervento di ipnosi o simile impostogli a sua insaputa, forse durante una resurrezione… Sta già diventando troppo complicato per i miei gusti. Insomma, l’importante è che il sovrano non sia corrotto dalla dea oscura, al resto troveremo rimedio. Ormai Thebaldol è morto, forse avrebbero voluto interrogarlo… -“Non preoccupatevi, gli shariti trovano sempre il modo di suicidarsi prima di rivelare qualcosa.” Lo aiutiamo a riprendere possesso del suo “regno”, poi quando mi sembra che stia bene e che sia abbastanza calmo, gli dico che abbiamo involontariamente passato al nemico informazioni piuttosto dettagliate sull’unica cosa che non avremmo dovuto rivelare, cioè la chiave del portale verso la Tomba. Lui resta qualche momento con lo sguardo perso nel vuoto, il volto inespressivo e una mano nei capelli scompigliati; alla fine torna a posare gli occhi su di noi: “Beh, poteva andare peggio. Siamo tutti vivi e li abbiamo ricacciati fuori da palazzo prima che potessero fare ulteriori danni. Certo dovremo stringere i tempi per scendere nel Sottosuolo, ma qualcosa ci inventeremo, vedrete. Vi ringrazio per la vostra prontezza, ora andate pure, abbiamo tutti bisogno di riposo”.

6 commenti:

jamila ha detto...

Non so voi, ma io ho effettivamente bisogno di un bel riposo! 'Notte a tutti :-)

Mr. Mist ha detto...

E' stata una giornata impegnativa in questo piano e nell'altro!

jamila ha detto...

sì... Questa invece è stata una giornata che mi ha fatto girare le pa**e a elica! Vorticosamente!

jamila ha detto...

...ora siamo alla depressione...

Mr. Mist ha detto...

Caspita J qualunque cosa sia sù con la vita dai!

jamila ha detto...

:-(

grazie per il sostegno...