mercoledì 21 novembre 2012

SE POI CI METTI DEL TUO...


 Pochi minuti prima che rotolasse quell'1 di cui si parla nel post precedente.
 Zuffa tra il gruppo e due bestioni grossi, cattivi, che picchiano secco e che incassano alla grande. La scena è un po' ridicola perché, se si vedesse qualcosa, ci si accorgerebbe che i nostri combattono succhiando freneticamente dalla cannuccina che collega la loro bocca allo zaino (pare che senza aria sia complicato sopravvivere...), per cui sono un po' legati nei movimenti. 
 L'orrido nemico rifila due legnate alla povera J. Quando la master annuncia i danni, il Nik urla un "EH?" incredulo e Bardoscuro la fissa senza parole, ma con espressione eloquente.
-"Ma state scherzando? Siete di ennesimo livello, non vorrete mica lamentarvi!"
-"Sì, ma J non può usare la magia ed è utile quanto un soprammobile di cristallo! Ne hai tenuto conto per i gradi di sfida?"
-"Sì! E poi J è ricoperta di oggetti magici, ha fatto più male lei col bastone necromantico (non pensate male, è legittima difesa) che avete comprato che voi due messi assieme! E avete ancora il coraggio di lamentarvi!"
-"Beh, voglio dire, considerato quanti danni hai fatto..."
-"Zitti! J, a quanti punti ferita sei?"
-"Ehm... 2." 
Scoramento del resto del gruppo.
Bardoscuro: "Ritirati e beviti un curaferite; io sto fiancheggiando, vieni verso di me. Subito!"
Scorro velocemente la scheda. Ma proprio, caspita... Eppure... eppure...
-"Veramente io non ho una pozione..."
-"Non ho capito... No, perché per un attimo ho creduto di sentire che non avessi con te nemmeno una pozione di cura..."
-"... Il fatto è che abbiamo pensato a come spendere i soldi dell'anticipo con gli oggetti, voi per il resto eravate equipaggiati e non ci avete pensato, avevate già pozioni e quant'altro..."
-"E QUINDI?"
-"E quindi... io ho dovuto cancellare tutto dalla scheda perché ho perso l'intero l'equipaggiamento, come ben sai... avevate fretta di iniziare a giocare... (Mi sono dimenticata, porca miseria!!!)
Bardoscuro:"MA NON HAI NEANCHE UN MISERO CURAFERITE?"
-"No..." 
Nik: "Aspetta aspetta... fammi capire bene: tu 5 anni fa (in termini di gioco) hai perso tutto l'equipaggiamento e da allora non ti sei più comprata una pozione?"
-"Ehm... Beh, è ovvio che l'avrei fatto in realtà... però..."
Master "PERO' UN TUBO! AVETE AVUTO TUTTO IL TEMPO DI SISTEMARVI LA SCHEDA!"
Bardoscuro: "Ha ragione..."
Sigh!
Va bene, provo comunque a ritirarmi.
(vedi post precedente)



domenica 18 novembre 2012

CERTE COSE NON CAMBIANO MAI...


 Sessione di gioco, a lungo attesa e bramata in questo periodo di grande stress per tutti i componenti del gruppo.
Master (a me): "fammi un tiro sulla saggezza per vedere se riesci effettivamente a seguire la direzione che vuoi." (Ovviamente, il mio bonus sulla saggezza è pari a 0)
Il Nik: "No, scusa tanto, non è che io voglia intromettermi nelle tue scelte su come gestire la situazione (no, infatti è solo la quarta volta che sentiamo questa frase...), però considerato che sta volando non mi pare proprio il caso..."
Mentre il Nik sta parlando, io mio dado rotolante si ferma sul 4!
(Seguono imprecazioni mentali mentre Bardoscuro inizia a ridere)
Master: "Non siamo in condizioni normali, non è scontato che capisca come fare e ci riesca!"
Il Nik: "Sì, ma ascolta, sta volando! Guarda com'è messa: per gli attacchi di opportunità mi sembra più logico seguire la regola classica del tiro su acrobazia, no?
La master ci pensa un attimo, e poi concorda: "Sì, va bene" Poi mi guarda: "Tira sull'acrobazia!"
Bardoscuro mi lancia uno sguardo d'intesa (questa volta qualche bonus ce l'ho).
Tiro...

1!!!

La master: "Bentornata!"


P.S: al tiro nefasto segue attacco di opportunità: il mio pg finisce a -9! E solo perché la master ha fatto anch'essa1 ai danni...

venerdì 16 novembre 2012

110a IN ATTESA DI INFORMAZIONI



 Finalmente siamo pronti alla partenza. Lorcan negli ultimi giorni si sta risollevando l’umore infilando qua e là battutine e allusioni a mio marito, a questa nostra situazione complicata e via dicendo. Spero che ora, stando a stretto contatto con Drev tutto il tempo, tenga la lingua a freno… - Ti illudi davvero? No, ma quando mai… 
 Da Silverymoon ci teletrasportano nelle Valli, il ritorno sarà a carico nostro. Il cammino dal punto di arrivo alla casa di Elminster non presenta sorprese, il tempio di Latander a forma di fenice, di un bel rosa scintillante ai raggi del sole, continua a fare bella mostra di sé e il paesaggio non è poi molto cambiato dall’ultima volta che siamo stati qui. La porta del mulino però resta irrimediabilmente chiusa: il proprietario non c’è o è impegnato in altre questioni. Si materializza un messaggio sulla porta che ci invita a ritornare tra tre giorni. Non ci resta che aspettare e cercare alloggio nel centro abitato più vicino. Troviamo posto in una locanda piuttosto grande e confortevole, e molto frequentata: ci sono diversi avventurieri, mercanti, gente ben vestita e dai modi educati. Tutti sembrano disporre di discrete finanze. La cena è buona, ma la conversazione spesso latita; Drev è sempre un po’ sulle sue, Lorcan per fortuna è contenuto nelle sue esternazioni soprattutto grazie alla vicinanza di Lee, anche se qualche stoccata su Vattick puntualmente arriva. Dopo cena chiacchieriamo con alcuni avventori che si sono avvicinati al nostro tavolo per attaccare bottone. Sono quasi tutti uomini, chissà perché… Lorcan però rivolge sguardi fin troppo amorevoli alle bottiglie di vino più vicine, meglio scortarlo a riposo prima che ceda alla tentazione!
 Il mattino successivo, poiché abbiamo due giorni da far trascorrere, Lee vorrebbe recarsi al tempio di Latander per parlare con i chierici. Perché no, tanto qui non faremmo che bighellonare… Lorcan oppone un netto rifiuto, Drev invece ci accompagnerà per un tratto, poi vuole deviare per andare a sbirciare in un negozietto che commercia in oggetti magici che aveva già adocchiato la volta scorsa.
 La giornata procede tranquilla, persino noiosa; Lee ci mette ben più del previsto, si vede che aveva argomenti molto interessanti di cui discutere con i chierici… Comunque siamo stati accolti con grandi feste e tutti gli onori del caso, in fin dei conti noi siamo coloro che hanno donato le sacre reliquie. Vogliamo parlare delle teche semplici e sobrie che ora custodiscono gli oggetti sacri? Dev’essere una specie di virus, una truzzaggine contagiosa e dilagante…
 Incrociamo Drev quando siamo nei pressi del villaggio e ormai sta calando il buio. Passeggiando lentamente rientriamo verso la locanda, pensando a come impegnare la giornata di domani. In vista dell’edificio, due uomini intravisti la sera prima mi salutano con un sorriso ammiccante, squadrandomi per bene. ??? embeh? Scambio un’occhiata perplessa con gli altri, Lee alza le spalle, un invito a non dare peso alla cosa.