giovedì 21 febbraio 2013

DOVREI IMPARARE...


...a starmene zitta!

 Ieri mi sono permessa di scrivere nei commenti un'affermazione che implicitamente presupponeva che l'ondata (lunga...) di malanni influenzali, con annessi e connessi, che ha colpito la famigliola fosse ormai alle spalle. Statisticamente, sembrava fosse rimasto ancora ben poco da prendersi. Statisticamente... 
Era più una speranza, in realtà.  
Ecco.
Disattesa in tempo 0.
Voi giustamente mi rimprovererete: MA PERCHE' PARLI!
E avete perfettamente ragione!

Ma perché parlo!




domenica 3 febbraio 2013

111b BALLATE A TEMA



 Nel prato cala un silenzio irreale, tutti hanno riconosciuto la voce imperiosa e si voltano verso il mulino. Elminster prosegue in tono perentorio: “Smettetela di fare i bambini e andatevene, prima che ci pensi io a risolvere la questione! Voglio riposare!” Pian piano le persone iniziano a defluire borbottando a bassa voce, i tre biondi si ricompongono lanciandosi occhiate preoccupate. –“Ah, Drevlin: vi riceverò domani sera, e cercate di essere puntuali. BUONANOTTE!” Non appena sentono queste parole, i fratelli sono molto più lesti a raccattare le loro armi e ad allontanarsi, senza rivolgerci né una parola né uno sguardo. Meno male, tutto è finito senza conseguenze. Nel giro di pochi minuti il prato è deserto, Drevlin ci asciuga gli abiti con un incantesimo e ci incamminiamo con calma verso la locanda. Lee ridacchia tra sé, io chiedo se hanno notato con quanta fretta gli sbruffoni se la sono data a gambe… Vorrei solo sdrammatizzare, ma il mago non è proprio dell’umore: “Sarebbe finita allo stesso modo anche senza l’intervento dell’arcimago! Bastavo io” Le tue capacità non erano in discussione, ironizzavo sul presunto coraggio dei grandi machi…
 Per il resto Drev è piuttosto laconico, non ha certo voglia di fare conversazione. È ancora arrabbiato, cupo, esasperato. Speriamo che il sonno alleggerisca un po’ questo fardello, ci resta una giornata per sbollire prima di incontrare Elminster. E chissà dove si è cacciato Lorcan… Di sicuro si è messo fuori dalla portata del mattarello di sua moglie!
 Il mattino dopo sembra andare meglio; quanto meno, il mago si sforza di dissimulare il suo malumore, anche se non è difficile coglierlo in tanti piccoli particolari. Nel pomeriggio, per ingannare il tempo, ci rechiamo in un villaggio vicino, dove si tiene mercato. In una piazzetta c’è anche un bardo che intrattiene il pubblico con una ballata romanzata su un’incantevole fanciulla contesa tra diversi spasimanti, che alla fine viene “salvata” da Elminster e fugge con lui. Caspita, le voci girano in fretta. Il finale però mi pare del tutto riveduto e corretto… Anche l’arcimago gode di una certa fama, vedo! La faccia di Drev, in un altro contesto, sarebbe uno spettacolo. Non ci sono comunque commenti o reazioni all’episodio, e l’ora dell’appuntamento arriva senza altri intoppi.
 La porta del mulino è aperta, segno che siamo attesi. Saliamo nella grande stanza al piano di sopra dove eravamo stati ricevuti anche la volta scorsa e ci accomodiamo allo stesso tavolo circolare. Il padrone di casa, mentre tira qualche boccata da una pipa elaborata, ci invita ad accomodarci con un movimento del braccio e, dopo aver accarezzato Malik, si siede sulla sua poltrona personale. Ci saluta, mi guarda sorridendo e ironizza sul fatto di avere sentito delle canzoni che riguardano una nostra presunta fuga d’amore. Quanta fantasia questi cantori moderni…
 Dopo qualche battuta, veniamo agli argomenti seri. Come già gli avrà anticipato Zelman, abbiamo bisogno di alcune notizie che riguardano il Sottosuolo e che potrebbero essere di vitale importanza.